Roma, con documenti falsi tenta di incassare un assegno da 143mila euro

Roma, con documenti falsi tenta di incassare un assegno da 143mila euro
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Martedì 20 Febbraio 2018, 14:43
Sperava di festeggiare il suo compleanno con un “corposo” regalo e così, munito di documenti falsi, ha tentato di incassare un assegno del valore di 143.700 euro presso un ufficio postale ai Parioli. A far saltare il suo piano ci hanno pensato i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli che lo hanno arrestato poco prima che riuscisse ad intascare illecitamente l’ingente somma di denaro.

In manette, con le accuse di tentata truffa aggravata, sostituzione di persona, possesso di documenti di identificazione falsi e falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla identità, è finito un 46enne della provincia di Frosinone, senza occupazione e con precedenti. Sabato mattina, l’uomo si è presentato all’ufficio postale di via Yser, dove ha presentato l’assegno e un documento d’identità al fine di incassarne l’importo. I dipendenti dell’ufficio, immediatamente insospettiti dall’atteggiamento nervoso e frenetico dell’uomo, hanno contattato il 112 e richiesto l’intervento dei carabinieri.

Giunti immediatamente sul posto, i militari hanno fermato il 46enne e hanno approfondito gli accertamenti sul suo conto e sui titoli presentati. Il documento è risultato palesemente contraffatto. I carabinieri hanno anche scoperto che l’arrestato aveva già aperto un conto corrente sempre con il documento d’identità falso, dove aveva intenzione di depositare illegalmente il denaro che stava già valutando come investirlo.

Dopo aver identificato il “truffatore”, i militari sono risaliti al vero titolare dell’assegno, un 56enne della provincia di Firenze, che da tempo attendeva quel denaro, quale risarcimento assicurativo di un gravissimo incidente che lo aveva visto coinvolto qualche anno fa.
A tal proposito, i carabinieri della Compagnia Roma Parioli si stanno adoperando per farglielo recapitare al più presto. Ieri mattina, l’arresto è stato convalidato e in attesa del processo l’uomo è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione in caserma.
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