Roma, due settimane a casa: i dipendenti comunali si ammalano di più

Roma, due settimane a casa: i dipendenti comunali si ammalano di più
di Giuseppe Gioffreda
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Giovedì 16 Marzo 2017, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 21:59

I dipendenti comunali si ammalano di più. Nel 2016 sono stati a casa in malattia, in media, per quasi due settimane. Un giorno in più di quanto fossero stati costretti l'anno precedente per acciacchi vari, malori improvvisi, ma anche ricoveri ospedalieri e infortuni sul lavoro. Mezza giornata in più di quanto hanno fatto i colleghi di Napoli. Tre di quelli di Torino. È quanto emerge elaborando i dati dei rapporti assenze/presenze mensili degli oltre 23mila impiegati comunali pubblicati sul sito di Roma Capitale.
Il tasso medio di assenza complessivo (ferie comprese) nel 2016 è stato del 23,7%. In linea con il dato dell'anno precedente. Ad aumentare però è stata la percentuale delle malattie: +8%. I permessi per indisposizione sono saliti in particolare nell'ultimo semestre dell'anno (luglio-dicembre), dopo l'insediamento dell'amministrazione a trazione 5 Stelle, quando hanno registrato un +12%. Nel periodo gennaio-giugno l'aumento era stato invece del 4%.

LA STATISTICA
Costante è stato il peso delle ferie sul monte complessivo delle assenze: come nel 2015, anche l'anno scorso sono state circa il 12% del totale. Il tasso di malattia è passato dal 5 al 5,4%. Sostanzialmente invariato il numero di giorni di assenza per permessi per la legge 104: da 1,7 all'1,8%. A compensare l'incremento del numero di malattie (portando a saldo zero il totale dei conti) sono state cosiddette assenze per altri motivi: calderone in cui confluiscono, tra l'altro, le assenze dovute ad aspettative per motivi personali/ricongiungimento al coniuge che presta servizio all'estero, dottorato di ricerca o borsa di studio, le assenze per maternità e congedi parentali. Nel corso dello scorso anno sono state inoltre registrate otto giornate di sciopero.

IL CONFRONTO
Tarando le percentuali di assenze per malattia con il numero di giorni lavorabili ogni mese, si può calcolare che nel 2016 i dipendenti capitolini sono stati a casa - mediamente - 13,6 giorni. Il calcolo del 2015 si fermava a 12,7 giorni annuali. Le uniche città di una certa grandezza con cui è possibile fare una comparazione sono Napoli e Torino. Solo queste due amministrazioni pubblicano le assenze dei dipendenti scorporando il peso delle malattie. Il capoluogo partenopeo conta circa 8.500 dipendenti, quello piemontese 10mila. Nel Comune campano l'anno scorso sono stati registrati in media 13,1 giorni di assenza per malattia (erano stati 11,7 nel 2015). Sotto la Mole Antonelliana i giorni a casa per malanni sono stati 10,6 (contro gli 11 del 2015). In ogni caso, sempre meno che nella Capitale.

I SETTORI
Ma in quali uffici lavorano gli impiegati che si ammalano con più frequenza? I certificati medici abbondano soprattutto tra i circa 11mila addetti dei municipi. In particolare la percentuale annuale maggiore si registra al X (Ostia): 8,5%, con una punta del 10,25% nel mese di novembre. Anche al VI (le Torri) il ricorso alla malattia è stato ben più alto della media: 7,7%. Il Municipio meno falcidiato dalle malattie è il XII (Monte Verde), con il 5,8%.
Più in forma invece i vigili: in totale i 15 gruppi della polizia locale hanno registrato una media di assenze per malattie inferiore a quella totale dei dipendenti: 4,9%. Con una punta minima del 3,7% al Gruppo Trevi e una massima (6,5%) al II Sapienza. Tra i Dipartimenti detiene il record di malati quello della Politiche Abitative (8,2%). Quasi del 7% la percentuale alla Programmazione Urbanistica.

I MESI
In quattro mesi del 2016 (febbraio, ottobre, novembre e dicembre) la percentuale di malattia media in tutti gli uffici ha superato la soglia del 6%. Ovviamente i mesi in cui ci si è ammalati di meno sono quelli in piena estate, luglio e agosto. Dicembre invece è stato il mese record per le assenze per altri motivi: la percentuale ha sforato quota 6%.