Roma, due detenuti evadono dal carcere di Rebibbia: forze dell'ordine all'opera per ritrovarli

Roma, due detenuti evadono dal carcere di Rebibbia: forze dell'ordine all'opera per ritrovarli
di Marco De Risi e Paola Vuolo
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Domenica 14 Febbraio 2016, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 10:16

ROMA - Sono ricercati in tutta Italia i due romeni che ieri pomeriggio sono evasi dal carcere romano di Rebibbia. Hanno segato le sbarre e si sono calati lungo il muro di cinta della prigione annodando le lenzuola. Una fuga che Catalin Ciobanu, 36 anni, arrestato per omicidio e sequestro di persona e Florin Mihai Diaconescu, 28 anni in carcere per rapina e ricettazione, avevano progettato da tempo. Sono evasi dal G11, il braccio dove sono rinchiusi i lavoranti del nuovo complesso, ritenuti «a bassa pericolosità». 
 



LA DINAMICA
Catalin e Florin hanno segato le sbarre di una finestra del magazzino del braccio G11 con una lima, e si sono ritrovati nella zona dei passeggi che si trova al piano terra dell'istituto. Lo spazio non ha una copertura e i romeni hanno potuto agganciare le lenzuola e superare il muro ritrovandosi su via Tiburtina. La fuga è avvenuta intorno alle 18,30 l'allarme è scattato poco dopo, quando gli agenti di turno si sono accorti che non erano rientrati in cella. Ma Catalin e Florin erano già scomparsi, probabilmente un complice li aspettava in macchina poco lontano. Nel 2014 Catalin Ciobanu era stato accusato di omicidio preterintenzionale, aveva provocato la morte di un commerciante egiziano che viveva a Fidene. Catalin lo aveva rapito per conto di un altro egiziano rivale in affari e l'uomo era morto d'infarto. Il romeno aveva agito con un complice, e scappò in Romania dove poi venne arrestato per un furto. Dal carcere romeno fu estradato in Italia per essere processato per la morte del commerciante egiziano. Ieri la grande fuga di Catalin e Florin. Secondo gli investigatori i due avrebbero incominciato a segare le sbarre della finestra usata per fuggire già da diverso tempo, e le lenzuola le avrebbero nascoste nel magazzino prima della fuga, senza che nessuno si fosse accorto di nulla durante i controlli. Sulla vicenda il Dap (dipartimento di amministrazione penitenziaria) ha aperto un'inchiesta interna per verificare eventuali responsabilità.

LA CACCIA Le foto degli evasi sono state diramate dalla polizia in tutta Italia e sono scattati i posti di blocco. Non è la prima volta che i detenuti scappano da Rebibbia. Due anni fa due romani condannati per droga e rapina riuscirono ad evadere, anche loro avevano segato le sbarre di una finestra e si erano calati oltre il muro di cinta usando le lenzuola. I due vennero catturati pochi giorni dopo. Alcuni giorni fa un'altra coppia di carcerati ha tentato di evadere infilandosi in un camion dell'Ama, ma sono stati scoperti subito. Da ieri sera polizia e carabinieri cercano Diaconescu e Ciobanu in tutta la penisola. La loro fuga da manuale ha scatenato le polemiche sui controlli. «La Fns Cisl Lazio ritiene che il personale in servizio di Polizia Penitenziaria nei 14 istituti penitenziari della regione Lazio - afferma il segretario generale aggiunto Massimo Costantino - è sottodimensionato e non più rispondente alle esigenze funzionali degli Istituti, dove si continua a registrare un esubero di detenuti rispetto alla capienza detentiva prevista».

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