Roma, al cimitero di Prima Porta oltre un mese per un funerale

Roma, al cimitero di Prima Porta oltre un mese per un funerale
di Laura Bogliolo
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Domenica 22 Gennaio 2017, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 02:00
Volevano stare vicini, per sempre. La morte li ha separati e ora a contrastare il loro sogno d'amore è un elevatore chiamato merlo. I corpi di Paolo e Francesca (i nomi sono di fantasia) aspettano dal 7 dicembre di essere ricongiunti. La storia la racconta Augusto Cameli dell'agenzia funebre La Cattedrale che da dicembre sta combattendo contro il blocco delle sepolture nei loculi del primo, secondo e terzo piano del cimitero Prima Porta. I feretri devono essere sollevati dal merlo che «si rompe spessissimo, sono una quarantina le salme nel deposito-obitorio di Prima Porta in attesa della sepoltura» racconta Augusto. Senza l'elevatore, in pratica, si sospendono le tumulazioni dal primo piano in su. Paolo e Francesca verranno ricongiunti dopo quasi due mesi.

NEL DEPOSITO
Il funerale, il dolore, lo strazio e poi la notizia comunicata al cimitero: «Scusate, non possiamo tumulare... il merlo non funziona...». La frase se la sono sentita dire molte famiglie che a dicembre e all'inizio di gennaio hanno celebrato funerali e sepolto (o almeno tentato) nei loculi non al piano terra un proprio caro nel cimitero di Prima Porta. «Il 7 dicembre dopo il funerale, abbiamo portato la salma a Prima Porta - racconta Cameli - il merlo non funzionava, abbiamo dovuto comunicare alla famiglia che la tumulazione era sospesa» racconta Augusto, con un passato da carabiniere: da giovane faceva rilievi scientifici sulle salme. Sarà per il suo passato nell'Arma che ha deciso di raccontare la storia: «Non ci sto - dice - è un disservizio assurdo, si parla di famiglie in attesa da settimane. Da qualche giorno - aggiunge - la situazione si è sbloccata, l'elevatore funziona di nuovo, ma le salme nell'obitorio sono ancora molte, si deve smaltire la fila». Nel 2015 a Prima Porta sono stati concessi 10.723 loculi, nel 2014 11.435 secondo i dati Ama.

L'ODISSEA
Altre agenzie funebri confermano che a dicembre «l'elevatore non era funzionante: non abbiamo potuto tumulare dopo il funerale». Spiegano, ma non vogliono essere citate, che «il merlo si rompe così spesso che molte agenzie ormai propongono solo loculi al piano terra, perché il giorno del funerale può accadere di dover annunciare alla famiglia che la sepoltura deve essere sospesa». Nel cimitero di Prima Porta, così come al Verano, esiste un solo elevatore e se si rompe si blocca il servizio di sollevamento dei feretri. Un tempo i cosiddetti seppellitori portavano a spalla i feretri su per le scale. «Ma le regole sono cambiate - aggiunge Cameli - per motivi sindacali non possono più farlo. E non possiamo farlo neanche noi operatori». La storia di Paolo e Francesca, solo un esempio dei disagi vissuti da molte famiglie, intanto non si è ancora conclusa. «Alla fine ho chiesto alla famiglia di chiamare direttamente i servizi funebri del cimitero, la situazione stava diventando ridicola e non volevo che pensassero che stessi dicendo bugie: gli hanno cambiato il loculo scegliendo il piano terra. Nel frattempo però l'elevatore ha ripreso a funzionare. Aspettano dal 7 dicembre, alla fine gli hanno dato appuntamento per la tumulazione al piano terra a fine gennaio» conclude Cameli. L'atroce sofferenza per la perdita, i ritardi e poi le spese: un loculo può costare da 1.100 euro fino a 3.800. Il costo varia in base alla fila.