"Vuoi fare selfie con me?" La turista sorride, tira fuori il cellulare, immortala quella foto ricordo con i due centurioni dall'accento straniero e fa per andarsene. Non sa che il ricordo di quelle vacanze romane si paga: "Offerta libera", le fa segno uno dei due. Siamo su via in Arcione, a due passi da Fontana di Trevi. Sono le due del pomeriggio in mezzo a centinaia di turisti in giro per Roma.
Dopo il Colosseo, Fontana di Trevi, il Pincio ora i finti centurioni sono arrivati fino a qui. E ora che il Tar ha cancellato l'ordinanza del Campidoglio che aveva in parte fermato il racket nel centro di Roma, si sentono ancora più liberi di raggirare i turisti. Sono due stranieri, avranno sui quarant'anni, abbordano gli stranieri a passeggio per la città e come di routine si fanno pagare per una foto ricordo. Rifiutarsi? Impossibile. L'offerta è libera e praticamente obbligatoria.
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