Roma, centurioni e risciò, scadute le ordinanze: il Centro resta senza regole

Roma, centurioni e risciò, scadute le ordinanze: il Centro resta senza regole
di Laura Larcan
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Martedì 7 Novembre 2017, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 14:21
Dal gioco vandalico sulle fontane al business dei centurioni, dal bivacco alcolico ai risciò, il copione si ripete. Persino con il maltempo. La pioggia non ha bloccato, ieri, pomeriggio, i soliti irriducibili dell'assalto alle fontane. Come è accaduto alla Barcaccia di piazza di Spagna, palcoscenico dei giochi selvaggi dei turisti. È successo intorno alle 18,30, quando due ragazze russe si sono arrampicati sul bordo della vasca per l'immancabile selfie souvenir. Una goliardata estrema che pesa in queste ore perché riesce a far breccia in una falla normativa a tutti gli effetti. L'ordinanza «urgente a tutela delle fontane di particolare interesse storico artistico archeologico», firmata dalla sindaca Virginia Raggi il 12 giugno scorso è scaduta il 31 ottobre.

LO STALLO
E al momento vige uno stallo normativo, perché il Campidoglio non ha pensato a rinnovare il provvedimento in scadenza. Come spiegano dagli uffici della Polizia locale, tecnicamente l'ordinanza, per definizione, non può essere prorogata, pertanto o si ricorre ad una cosiddetta ordinanza ponte che faccia da tampone per ancora qualche settimana, o si accelera sull'approvazione dell'attesissimo nuovo regolamento di polizia urbana e che prevede divieti in forma permanente, superando definitivamente l'urgenza delle ordinanze della sindaca. «E senza strumenti normativi, non possiamo intervenire». Comunque sia, dal Campidoglio, e nel dettaglio dal Gabinetto del sindaco, non arrivano direttive di nessun tipo. La stessa polizia locale «attende decisioni dell'amministrazione». Il risultato? Dopo quattro mesi di regime normativo, sono del tutto sospesi ora «i divieti di bivaccare, sedersi, arrampicarsi, gettare, lavare o far bere gli animali» nelle 37 fontane monumentali di Roma, dal Tridente al Gianicolo, da Testaccio a San Giovanni. Il rischio è che il decoro faccia ancora più acqua (per rimanere in tema) da tutte le parti, visto che sono scadute tutte le ordinanze sul tema. Un caso su tutti, quello dei finti centurioni. Il divieto «di qualsiasi attività che prevede la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie e video anche senza richiesta di corrispettivo in soldi», firmato dalla Raggi il 14 luglio e rinforzato il 2 agosto dalla sentenza del Consiglio di Stato contro i ricorsi, è scaduto sette giorni fa. E l'ultima legione di emuli fasulli di Marc'Antonio è tornata all'assalto dei turisti. Non che non l'abbiano fatto in regime di divieti, cercando di acchiappare turisti in punti meno plateali. Ma in questi giorni il business dei figuranti con il gladio di plastica, l'elmo di scopa e le scarpe da ginnastica è tornato in auge. Sabato presidiavano il Vittoriano, in piena festa delle Forze Armate, domenica mattina (prima della bomba d'acqua) spillavano banconote cash a piazza del Colosseo e su via di San Gregorio. Siparietto in replica ieri. Stessa scadenza per l'ordinanza anti-alcol che vieta «la vendita, somministrazione e consumo di bevande alcoliche nonché divieto di consumo di bevande alcoliche in contenitori di vetro in specifiche aree e in determinati orari», emessa il 4 luglio scorso.

IL TWEET
Pensare che il 28 aprile scorso con un tweet la Raggi aveva annunciato «subito regolamento Roma non può essere ostaggio di centurioni e risciò». Già, i trabiccoli turistici di esotica memoria, che restano in una impasse normativa in attesa del nuovo regolamento di polizia urbana. «L'ordinanza contro i risciò risale all'1 dicembre 2016 con scadenza il 30 luglio - ricorda la consigliera del I Municipio Nathalie Naim esperta di commercio - Nel frattempo però è stata impugnata al Tar ottenendo ad aprile scorso la sospensiva del provvedimento». A quel punto la sindaca Raggi (era aprile) dichiarava che avrebbe subito approvato un regolamento di polizia urbana con divieti e prescrizioni. Ma il regolamento non è stato mai approvato.