Roma, un caso di meningite in una scuola materna: bimbo in ospedale, scatta la profilassi

Roma, un caso di meningite in una scuola materna: bimbo in ospedale, scatta la profilassi
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Mercoledì 17 Gennaio 2018, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 20:03
Un bambino ha la meningite batterica: scatta la profilassi in una scuola dell'Eur sui compagni di scuola, le maestre e il personale non docente. L'allarme è stato lanciato questa mattina da una circolare della preside dell' istituto comprensivo 'Leonardo da Vincì.

A essere malato è un bambino che frequenta la scuola dell'infanzia nel plesso di via Lione. Si tratta di una forma contagiosa, spiegano oggi dalla Asl Roma 2, che ha reso necessaria la profilassi, così come disposto dalle linee guida delle autorità sanitarie. La profilassi, comunque, spiegano ancora dall'Azienda, ferma sul tempo il contagio, scongiurando il rischio che possa trasformarsi in una meningite.

Il piccolo è stato ricoverato ieri all'ospedale San Camillo di Roma, per essere poi trasferito al 'Gemellì. Ricoverato dalla notte scorsa nella Terapia intensiva pediatrica diretta dal professor Giorgio Conti, fanno sapere dal policlinico universitario romano, il bambino si trova ora in isolamento; non è intubato e respira in modo autonomo. La situazione cardiovascolare è stabile, lo stato neurologico è «soporoso ma risvegliabile»; la prognosi rimane riservata. Allo stato delle analisi fatte dal policlinico Gemelli, comunque, non si rilevano infezioni di tipo batterico, ma questo potrebbe essere spiegato dagli antibiotici che nelle ultime 24 ore sono stati somministrati al piccolo.

Il Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) della Asl Roma 2 ha raccomandato comunque, «data la forma morbosa e il suo decorso clinico», di trattare con antibiotici «i bambini della scuola materna, i bambini di altre unità didattiche venute a contatto» con la sezione del piccolo, e «il relativo personale docente e non docente, previo consulto con i rispettivi pediatri curanti o medici di medicina generale». Viene anche richiesto un elenco dei bambini sottoposti a profilassi e del personale docente e non docente coinvolto nella vicenda.

Lo scorso 25 dicembre una bambina di tre anni che frequentava una scuola di Capena, in provincia di Roma, è morta proprio per un sospetto caso di meningite: la bimba era stata portata il 23 dicembre al Sant'Andrea e poi sempre al Gemelli, ma per lei non c'era stato nulla da fare. Anche in quel caso era scattata la profilassi sia a scuola, sia a un corso di danza che la bambina frequentava in un Comune vicino. La piccola, a quanto pare, era stata vaccinata contro la meningite di tipo C i cui ceppi sono però numerosi.

I campioni erano stati inviati all'Istituto superiore di sanità per avere certezza dell'agente patogeno, ma non era stato possibile identificare il batterio responsabile dell'infezione «per la concomitante e necessaria somministrazione di antibiotici».
Un allarme meningite infine era scattato, sempre nel mese di dicembre, nel carcere di Regina Coeli di Roma. Come da prassi è stata disposta la profilassi: è poi emerso però che il detenuto ammalato, trasferito d'urgenza al Santo Spirito, era affetto da una forma non contagiosa della malattia.
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