A Roma neonato muore a 19 giorni, omicidio colposo: giallo al Casilino

A Roma neonato muore a 19 giorni, omicidio colposo: giallo al Casilino
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 3 Novembre 2017, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 08:28
Neanche il tempo di attaccare il fiocco sul portone del condominio popolare del Casilino, che hanno dovuto dire addio al loro piccolo, il primogenito, poco più di 3 chili di tenerezza. Molto probabilmente un rigurgito, forse una lussazione della base cranica, sono le ipotesi di chi indaga. Per accertare le cause della morte di un bimbo di 19 giorni, la procura ne ha disposto l'autopsia e il sequestro della culla. Il decesso è stato constatato lunedì al Policlinico Casilino. Quando i genitori, una coppia di 25enni, si sono precipitati al pronto soccorso, ogni speranza era persa. Il pianto, il lutto, il distacco e ora il travaglio giudiziario. A piazzale Clodio, sulla morte del bambino è stata aperta un'inchiesta. Si indaga per omicidio colposo. Il pm Luca Tescaroli ha incaricato il professor Vittorio Fineschi, medico legale a La Sapienza, di eseguire l'autopsia. Contestualmente ha disposto il sequestro della culla e dei vestiti del neonato. Sul lenzuolino si notavano piccole tracce di sangue. E' stata la madre a riferirlo al magistrato. «Mio figlio stava bene. Non so cosa sia successo all'improvviso. Non mi do pace. L'unica stranezza è in quelle tracce». I medici che hanno soccorso il neonato hanno ipotizzato la morte per un rigurgito, compatibile anche con le macchie di sangue, specie se il bambino veniva allattato al seno. Oppure, come ipotesi più remota, una contusione al collo, che però potrebbe essere stata causata successivamente anche dagli scossoni per rianimare il piccolo.

I FAMILIARI
L'autopsia sarà eseguita in giornata e potrà dare la risposta decisiva. I genitori del bimbo, assistiti dall'avvocato Paolo Barone, sono stati convocati dal magistrato per essere informati dell'apertura del procedimento e, soprattutto, per partecipare all'affidamento degli incarichi peritali. «Non hanno presentato denunce. Sarà la magistratura a chiarire - dice un amico di famiglia - Sono scossi». Il bambino era nato a Villa Irma ed era stato dimesso qualche giorno dopo dalla clinica, come di routine, e in buona salute. In procura si indaga anche sulla morte di un altro neonato, che si è spento a 13 ore dalla nascita, lo scorso autunno. Il primo vagito, poi il silenzio e la corsa per rianimarlo nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'Umberto I. Per i giovani genitori, il ritardo con cui sarebbe stato deciso di intervenire con il cesareo avrebbe causato la disgrazia.