Roma, la villa confiscata ai Casamonica diventa un centro per l'autismo

Roma, la villa confiscata ai Casamonica diventa un centro per l'autismo
di Mauro Evangelisti
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Domenica 6 Agosto 2017, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 09:37

Dove abitavano, nello sfarzo, esponenti di una famiglia tra la più potenti della criminalità romana, troveranno posto coloro che aiutano i ragazzi autistici. «La sfida è tutta qui, mostrare che terreni, case, ville, un tempo appartenute alle mafie, possono tornare alla parte buona della società» dice il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.

 

IL PROGETTO
In via Roccabernarda, alla Romanina, periferia est della Capitale, è stata confiscata e sgomberata dalla Questura il 21 febbraio una villa su due piani che apparteneva a Giuseppe Casamonica. Le immagini raccontano di un immobile di 600 metri quadrati, dal valore di 1,4 milioni di euro, con colonne, marmi, caminetti, mobili antichi (o quanto meno dallo stile che riecheggia vecchi fasti), letti con baldacchini, una certa propensione al kitsch, ma si sa, i gusti sono gusti. Dopo la confisca, la villa è stata affidata alla Regione Lazio che ha pubblicato un bando per l'assegnazione rivolto ad associazioni e cooperative sociali. Ora la selezione si è conclusa e dalla Regione annunciano: «Ha vinto l'Angsa-Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici del Lazio che il 5 settembre riceverà le chiavi della villa dal presidente Zingaretti in una cerimonia pubblica in cui verranno invitati i vertici romani degli apparati dello Stato preposti alla lotta alla criminalità organizzata».

Più nel dettaglio: la villa, dove al momento del sequestro gli agenti del commissariato Romanina trovarono anche ostriche e tartufi, è proprio di fronte a un'altra che invece fu confiscata anni fa e devastata dai Casamonica prima di andarsene. Anche in quel caso c'era la solita sequela, ispirazione per sceneggiatori di fiction e film, di palme, piscine, bagni con i rubinetti d'oro. Ma come sarà utilizzata? Troverà posto il primo Centro polifunzionale per l'autismo, «che svolgerà tra le tante attività corsi di Parent Training per i genitori di soggetti autistici, Gruppi di Aiuto-Mutuo Aiuto per le famiglie, laboratori e attività di socializzazione e inclusione sociale per i ragazzi con autismo, sportello autismo, attività per adulti con accompagnamento ai bisogni di semi-autonomia e autonomia». La concessione gratuita avrà una durata di nove anni ed «è la prima volta che un immobile confiscato al clan dei Casamonica, che si caratterizza per il suo forte potere di intimidazione, arriva alla conclusione di un percorso che dal sequestro porta al riutilizzo sociale».

UNIONE
Si sono impegnati in questa operazione, oltre alla Regione Lazio, anche l'Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, il Tribunale per le Misure Preventive, la Procura, la Prefettura e Forze di Polizia. Racconta Giuseppe Cioffredi, presidente dell'Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità: «Con questa assegnazione all'Angsa costruiamo insieme la possibilità concreta di trasformare un bene simbolo del potere criminale sul territorio da intoccabile a patrimonio comune, destinato cioè alla collettività per fini di utilità pubblica, di crescita condivisa e sostenibile. Un percorso che contiene in sé anche una importante valenza formativa, di educazione alla legalità e di possibile riscatto sociale». Conclude Zingaretti: «Le mafie e la criminalità organizzata possono essere sconfitte non solo sul piano militare ma anche, e prima di tutto, su quello del consenso, sul piano culturale».