Roma, sorelle morte nel rogo del camper: chiudono i primi due campi rom

Roma, sorelle morte nel rogo del camper: chiudono i primi due campi rom
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 13 Maggio 2017, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 09:40

«Il piano Rom verrà esaminato dalla giunta la prossima settimana», assicura l'assessore al Sociale, Laura Baldassarre. A quattro giorni dal rogo di Centocelle dove hanno perso la vita tre sorelle di origine nomade, la giunta Raggi accelera sulla chiusura dei villaggi attrezzati. Si partirà dalle baraccopoli della Monachina e della Barbuta. L'obiettivo, spiega Baldassarre al Messaggero, «è fare in modo che chi vive nei campi possa utilizzare i servizi offerti per i cittadini romani e non continuare ad erogare servizi speciali». Tradotto: il progetto allo studio del Campidoglio punterà sul censimento appena realizzato dalla Polizia locale sui 4.500 residenti dei campi per individuare chi, in base al reddito e alla composizione familiare, ha diritto all'assistenza pubblica e alle case popolari. E chi invece non ha bisogno di alcun tipo di sostegno da parte del Comune. «Una politica seria - ragiona Baldassarre - deve avere la capacità e la lucidità di programmare azioni a prescindere dai casi di cronaca, ed è per questo che già a pochi mesi dall'insediamento della giunta abbiamo tracciato un percorso che ha coinvolto, e continua a coinvolgere, istituzioni, cittadini ed associazioni, per un obiettivo comune: il superamento dei campi».

LE MISURE ALTERNATIVE
Già a novembre Palazzo Senatorio aveva licenziato una memoria con le linee di indirizzo per superare «i villaggi della solidarietà», le fatiscenti baraccopoli istituzionali gestite direttamente dall'amministrazione capitolina, menzionando tra le altre misure anche la possibilità di una «tax free area» per i rom sgomberati (il Campidoglio in sostanza concederebbe ai nomadi a basso reddito l'esenzione da tasse e tariffe comunali, come forma di sostegno temporaneo, ma è una disposizione ancora allo studio). Si punta anche alla concessione di alcuni alloggi popolari, ma solo per i redditi più bassi. «Il 16 dicembre - continua l'assessore Baldassarre - abbiamo istituito il Tavolo cittadino per l'inclusione delle popolazioni rom, proprio con il compito di elaborare un piano di interventi di breve e di lungo periodo per arrivare alla chiusura dei campi».
In Campidoglio circola già la bozza del piano, che è stata sottoposta alle associazioni a febbraio. E la prossima settimana la delibera verrà messa ai voti in giunta. «In questi mesi - spiega la responsabile delle Politiche sociali - abbiamo avviato un serrato ciclo di incontri tecnici con tutti i dipartimenti chiamati in causa e i municipi per entrare nel dettaglio del piano e recepire le indicazioni emerse». Le prime chiusure riguarderanno gli insediamenti della Monachina e della Barbuta, dove, conclude la Baldassarre, «abbiamo fornito le direttive per il bando, in corso di pubblicazione, che riguarda la chiusura dei campi, grazie all'utilizzo delle risorse di fonte europea».

L'AUTO SUI FIORI
Baldassarre è intervenuta anche sulla foto del Messaggero, scattata dalla fotografa Cecilia Fabiano dell'agenzia Toiati, che ritrae una macchina parcheggiata sui fiori lasciati a Centocelle nel luogo del rogo. «Provo vergogna, è un gesto inqualificabile - commenta l'assessore - Si tratta di un atto spregevole».