LE ANALISI
Intanto però si potrebbe dar seguito al ricollocamento. Nel dettaglio, il Tavolo del Decoro ha fatto pulizia almeno sulla carta. Dei sette ambiti in cui era stato suddivisa l'analisi dei posteggi (manca ancora l'area di Caracalla, Cave Ardeatine, Ostiense, Appia Antica), particolare attenzione è stata riservata al Centro storico con una riduzione del 50% dei posteggi esistenti.
I POSTEGGI
Su 287 banchi analizzati, infatti, 144 sono stati ritenuti incompatibili. Andiamo con ordine, evidenziando i posteggi più noti e più fastidiosi: nel Rione Trevi di 14 posteggi, 8 (più della metà) dovranno scomparire. Si va dagli urtisti di piazza di Trevi che oggi sostano ai lati della fontana che porta la firma di Nicola Salvi, al camion bar in piazza dei Crociferi. A Monti, invece, dovranno essere rimossi il camion bar in via Nazionale (non distante dal palazzo delle Esposizioni) e quello di piazza Santa Maria Maggiore fino ai venditori di souvenir in piazza San Giovanni il Laterano. Ancora: nel rione Castro Pretorio si prevede il rinnovamento dell'area intorno a piazza della Repubblica. In via delle Terme di Diocleziano, dove è previsto un progetto di recupero per l'area verde intorno al monumento ai Caduti dei Dogali, dei 21 librai oggi esistenti ne potranno restare soltanto dieci, mentre dovranno spostarsi i caldarrostai da via Nazionale così come gli ambulanti da piazza dei Cinquecento. E se viale Trastevere e l'area intorno a San Pietro diverranno zona rossa, (ai piedi della Basilica 50 dei 53 ambulanti oggi in azione dovranno sparire), in molte altre zone dovranno spostarsi i fiorai: da ricollocare quelli di via del Gambero, via della Vite, via Zucchelli, via dei Baullari, via della Scrofa, viale Trastevere, piazza Santa Croce in Gerusalemme. Il I Municipio, in attesa che il Campidoglio dia seguito alla ricollocazione, ha già fatto presente all'amministrazione che nel Centro non c'è posto per ricollocare questi posteggi. Bisognerà trovare altre strade o piazza nei restanti Municipi. Il guaio, purtroppo, è che questo lavoro fuori dal Centro è ancora pressoché fermo.