Roma, cade dalla barella e muore, due indagati

Roma, cade dalla barella e muore, due indagati
di Marco Carta
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Mercoledì 23 Agosto 2017, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 20:53
Era entrata al pronto soccorso per un dolore al ginocchio. Poi durante la permanenza in corsia era caduta dalla barella riportando una frattura del femore sinistro, quella del setto nasale e un trauma cranico. E' accaduto nel giugno scorso all'ospedale San Filippo Neri che la scorsa settimana si è concluso nella maniera peggiore.
IL DECESSO
A distanza di quasi due mesi la 92enne Anna Covarelli ha perso la vita. Una morte quasi annunciata dai parenti, sui cui ora ha acceso i fari anche la procura di Roma, che ieri ha iscritto nel registro degli indagati due sanitari per omicidio colposo. L'ipotesi dell'accusa è che la distrazione dei paramedici possa essere stata fatale nella caduta della donna, le cui condizioni di salute sarebbero drasticamente peggiorate dal giorno dell'incidente. Anna, adagiata su una barella di tipo «spinale», era in attesa dell'esame radiologico. A fatica ha provato girarsi. Nessuno l'ha aiutata e si è ritrovata per terra in un lago di sangue, con il volto tumefatto dalla caduta e un arto fratturato.
TOTALMENTE INVALIDA
Invalida al 100 per cento e con gravi problemi di peso, quando Anna, residente a Selva Candida, la sera del 2 giugno aveva chiamato il 118 per il dolore al ginocchio, immediatamente era stata portata all'ospedale dai sanitari dell'ambulanza per una lastra. Le condizioni della donna, data l'età avanzata, impongono la massima prudenza e al triage del pronto soccorso le viene assegnato il codice giallo, destinato alle persone con problemi gravi che devono essere tenute sotto controllo e visitate nel minor tempo possibile. Nessuno doveva perdere di vista Anna, insomma, ma secondo i suoi parenti, invece, sarebbe stata lasciata sola almeno un'ora sola. «Per l'età che ha è come condannarla a morte», disse il genero Roberto Matutini nelle ore successive all'incidente, annunciando una denuncia nei confronti dell'ospedale. Ma, per i responsabili del nosocomio, la frattura del femore sinistro sarebbe stata già presente all'arrivo della paziente. Anna non era certo in pericolo di vita e la tac successiva all'incidente escluse emorragie cerebrali. Eppure, a distanza di due mesi da quella tragica caduta, ha perso la vita e su questo le indagini proveranno a fare luce.
 
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