Roma, cadavere in un garage al Portuense: ferita alla nuca

Roma, cadavere in un garage al Portuense: ferita alla nuca
di Alessia Marani
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Venerdì 6 Ottobre 2017, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 22:37
Come in un thriller al Portuense. Ammazzato durante un tentativo di rapina finito male o vittima di un incidente? Il cadavere di un uomo di età avanzata è stato rinvenuto nella notte sulla rampa esterna di un garage condominiale al civico 45 di viale Giuseppe Sirtori, al Portuense. Aveva il volto rivolto a terra, era senza documenti, il suo orologio da polso era gettato a qualche metro di distanza, più vicino alla strada, ma, soprattutto, dietro la nuca aveva una ferita che aveva causato una forte emorragia. E' stato un inquilino del palazzo a dare l'allarme.

Secondo il medico legale, arrivato intorno alle tre di notte insieme con la polizia, il decesso risalirebbe a un paio d'ore prima. Nessuno nel palazzo che affaccia sulla discesa che ha anche un ingresso secondario su via Frattini, ha visto o sentito nulla. Né sono state d'aiuto le riprese della videocamera della sorveglianza condominiale posta sulla cancellata grigia dei box e puntata proprio sul fazzoletto d'asfalto dove è stato ritrovato il corpo senza vita. La luce abbagliante di un faro ha rovinato la qualità delle immagini.

LE INDAGINI
Per tutta la giornata di ieri gli agenti della Scientifica hanno acquisito e ispezionato i video girati da altri occhi elettronici dell'intera zona. Più eloquenti le immagini girate dalla telecamera di un tabaccaio. Che riprendono non solo l'sos al 118 lanciato da un giovane centauro che alle 2.06, con ancora indosso il casco, afferra il telefonino e chiama i soccorsi, ma anche alcuni movimenti sospetti su cui ora è incentrata l'attenzione degli inquirenti. Il ragazzo era appena tornato a casa dopo una serata con gli amici e parcheggiando la moto si è accorto di quell'uomo a terra, in fondo alla discesa. Tra i primi ad accorrere anche Ernesto Boccanera, l'amministratore del comprensorio di palazzine in cortina.
«La polizia mi ha svegliato nel cuore della notte - racconta - mi sono spaventato perché ho un figlio giovane e temevo gli fosse accaduto qualcosa. Quel poveretto era disteso a terra, ho visto i capelli grigi e il sangue dietro la testa. Non sembrava un barbone. Indossava una trapuntina beige e scarpe da ginnastica che mi parevano pulite. Era abbastanza esile. I poliziotti mi hanno chiesto se lo conoscessi, se era uno del condominio. Ma no, non so chi sia e pure qui conosco tanta gente. Poi hanno voluto vedere le immagini della telecamera». Nel quartiere, ieri non si parlava d'altro.

LE GANG
Nessuno conosce quell'uomo, una sorta di fantasma. «Vogliamo sapere che cosa gli è successo, abbiamo paura», dicono le donne nella tintoria di via Angeloni. E al bar raccontano: «La notte precedente dai Colli Portuensi è salita una banda di ragazzi ubriachi, hanno squarciato le gomme a una trentina di macchine e vandalizzato una pensilina del bus». Martedì, invece, in via Catel, a Monteverde, una ragazza aveva denunciato un tentativo di borseggio da parte di una gang di giovani incappucciati messi in fuga dagli inquilini di un palazzo che avevano sentito le sue urla ed erano accorsi per aiutarla.
 
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