Bruciata e uccisa a Roma, Zingaretti: estirpare cultura maschile del possesso

Bruciata e uccisa a Roma, Zingaretti: estirpare cultura maschile del possesso
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Lunedì 30 Maggio 2016, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 18:17
«La violenza cieca di un uomo ha colpito ancora. Bisogna estirpare questa cultura maschile del possesso e contrastare la paura o il menefreghismo di chi non si è fermato ad aiutare Sara, o non cambierà mai nulla. Il pensiero e la vicinanza di tutti noi va alla famiglia di questa ragazza». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, riferendosi all'omicidio di Sara Di Pietrantonio.

«Uno scenario raccapricciante, è incredibile pensare che l'ex fidanzato possa essere uscito di casa con la tanica, così si legge dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, che peraltro dicono che se qualcuno l'avesse aiutata la ragazza sarebbe viva». Lo dice la presidente della Camera, Laura Boldrini. «La mia vicinanza alla famiglia - aggiunge - ma anche un'esortazione, un invito a tutte le ragazze, a tutte le donne a non accettare alcuna
forma di violenza, a non sottovalutare i primi segnali, a rivolgersi alle Forze dell'ordine, a denunciare per ottenere protezione. Non si sottovalutino queste situazioni, perchè purtroppo a volte si arriva al peggio e non ci resta che fare riflessioni molto amare. Le donne non devono avere vergogna di denunciare, non c'è stigma nel farlo, chi si
deve vergognare sono i violenti non le donne che denunciano la violenza».

«La lotta alla violenza di genere, al femminicidio, necessita di attenzione e di attività costanti. L'obiettivo da raggiungere è che tragedie come quella di Sara Di Pietrantonio, bruciata viva dal suo ex fidanzato, non si verifichino più. Piangere e rattristarsi oggi, dopo che un'altra giovane donna ha perso la vita, non produce alcun risultato concreto. Va invece portato avanti un lavoro quotidiano, fatto a testa bassa, un lavoro che serve ad imprimere quel salto di qualità culturale e legislativo che ancora manca all'Italia. Gli strumenti ci sono, basta usarli». Lo afferma la parlamentare di FI Mara Carfagna in una nota. «Penso alle campagne di sensibilizzazione nelle scuole o a quelle di comunicazione, fatte a tappeto e senza sosta. Penso ai moltissimi progetti pronti al Dipartimento per le Pari Opportunità, basterebbe aprire un cassetto ed utilizzarli. Penso ai finanziamenti per i centri antiviolenza, che nonostante tutto continuano con sempre maggiori difficoltà il loro lavoro sul territorio. Basta prendere consapevolezza della reale dimensione del problema. Abbiamo a che fare con una piaga sociale, che va affrontata con la stessa determinazione e lo stesso impegno che vengono dedicati ad altri temi. Temi che tra l'altro non hanno a che fare con la vita e la morte delle persone. È arrivato il momento che il governo prenda coscienza di tutto questo, anche se l'aver aspettato due anni per assegnare la delega per le Pari Opportunità non trasmette certo un segnale positivo in tal senso», conclude. 

 
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