Roma, un altro bengalese picchiato a sangue: «Raid razzista»

Roma, un altro bengalese picchiato a sangue: «Raid razzista»
di Laura Bogliolo
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Sabato 23 Dicembre 2017, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 12:30

Pestato da cinque ragazzi italiani a largo Telese, angolo via Prenestina. La vittima è ancora una volta un lavoratore bengalese, un lavapiatti che stava tornando a casa alle 2 di notte dopo aver finito il turno nel ristorante dove lavora vicino San Giovanni. «Gli hanno chiesto se aveva una sigaretta, lui ha risposto di no e poi lo hanno picchiato» racconta Nure Alam Siddique, presidente dell'associazione Bachcu Dhuumcatu, che da tempo denuncia le aggressioni ai suoi connazionali.

«È stato un raid razzista» continua a ripetere Nure. N.H., 37 anni, è stato portato all'ospedale San Giovanni: 20 i giorni di prognosi, 9 i punti messi in testa. Qualche giorno fa, nella notte tra sabato e domenica, sempre alle due di notte un altro bengalese è stato accerchiato, picchiato e poi rapinato. Gli aggressori erano quattro giovani, sempre italiani, e hanno scatenato la loro violenza in via dell'Acqua Bullicante, non distante dal luogo del pestaggio di giovedì notte. A ottobre in Centro, in piazza Cairoli, un altro bengalese venne picchiato selvaggiamente al grido di «sporco negro». Ieri l'associazione Dhuumcatu ha organizzato un presidio in piazza della Marranella per dire «no al razzismo».

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