Roma, cadavere nel Tevere è dello studente americano scomparso: si indaga per omicidio

Roma, cadavere nel Tevere è dello studente americano scomparso: si indaga per omicidio
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Lunedì 4 Luglio 2016, 15:06 - Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 08:46

Sparito nel nulla qualche ora dopo il suo arrivo a Roma e trovato morto stamattina nel Tevere. È giallo sulla morte di Beau Solomon Jordan, uno studente universitario americano di 19 anni, originario di Spring Green nel Wisconsin, atterrato giovedì nella Capitale per frequentare un corso di 5 settimane all'università John Cabot. 
 

 

Del ragazzo non si avevano più notizie dalla notte tra il 30 giugno e il 1 luglio, poi oggi la tragica scoperta. Il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco e dalla polizia fluviale nelle acque del fiume, all'altezza di ponte Marconi, incastrato tra la vegetazione. Gli inquirenti ipotizzano l'omicidio e al momento il procedimento è contro ignoti. A Beau sono stati rubati telefonino e portafogli: dalla sua carta di credito risultano spese per 1500 dollari a Milano. Due testimoni, ascoltati a lungo, avrebbero detto di aver visto un uomo gettare lo studente nel fiume all'altezza di ponte Garibaldi la notte del 30 giugno. «Abbiamo visto un uomo che ha gettato una persona nel Tevere», hanno detto i due ragazzi dando l'allarme quella notte.

Le ricerche della polizia fluviale sono subito scattate fino alla tragica scoperta di stamane. E il riconoscimento effettuato dai parenti dello studente arrivati a Roma oggi dagli Usa. Da un primo esame esterno del cadavere sono state riscontrate ferite, una sulla testa e altre sul corpo, compatibili con una caduta e con la permanenza in acqua. Secondo una prima ipotesi lo studente sarebbe morto annegato dopo essere rimasto tramortito sbattendo dopo essere stato scaraventato nel fiume. È stata disposta dal pm Marcello Monteleone l'autopsia che stabilirà con esattezza le cause del decesso. Sulla vicenda indagano i poliziotti della Squadra Mobile di Roma e del commissariato Trevi, a cui il direttore della John Cabot University aveva presentato la denuncia di scomparsa. Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita di Beau, un ragazzo forte e sportivo e che in passato aveva anche sconfitto una rara forma tumorale. Diverse le piste seguite, tra cui quella della rapina finita in tragedia.

Al ragazzo gli sono stati rubati portafogli e telefonino e con la sua carta di credito sarebbero stati effettuati acquisti a Milano per 1.500 dollari. Ascoltato anche il compagno di stanza di Beau con cui ha trascorso la serata. Il giovane ha raccontato che sono stati insieme in un bar di piazza Trilussa, a Trastevere, nel centro storico. «Beau mi ha detto 'Vado al bagnò poi non l'ho più visto. No, non era ubriaco», ha detto il giovane agli inquirenti. Il giorno dopo non vedendolo a lezione il ragazzo ha dato l'allarme all'università. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere della zona che potrebbero averlo immortalato mentre era in strada in compagnia di qualcuno.

O potrebbero anche avere immortalato la tragica scena raccontata dai testimoni. «Mio fratello è scomparso da più di 48 ore - aveva scritto su Facebook il fratello quando ancora si nutrivano speranze - L'ultima volta è stato visto con un gruppo di 11 studenti intorno a mezzanotte di giovedì. La sua carta di credito e telefono sono stati rubati e lui non è stato visto da allora. Stiamo lavorando con l'ambasciata degli Stati Uniti per cercare di trovarlo. Vi chiediamo di condividere una foto di Beau e dire una preghiera». Chi lo conosceva lo ha definito «un incredibile giovane che ha già superato così tanto in vita sua» alludendo a una malattia che era riuscito a sconfiggere. Ma in una notte a Roma forse Beau ha incontrato la persona sbagliata.

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