Roma, rissa nel vagone della metro: panico a Barberini

Roma, rissa nel vagone della metro: panico a Barberini
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Domenica 17 Luglio 2016, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 11:32
LA PAURA
Gli occhi di chi è colto da panico per la psicosi terrorismo sono vitrei. Il volto è ipomimico. I muscoli sono tesi, sostengono lo scatto per allontanare il più possibile il presunto pericolo che in quegli istanti si vive come una pistola puntata alla tempia che sta per sparare. Se si prova a gridare fissando gli occhi vitrei «non è un attentato, non correte» si verrà ignorati come si fosse un fantasma. Trovarsi in mezzo a una folla di occhi vitrei significa correre per non farsi schiacciare e sentire gruppi di turisti che gridano «oh my god», «bomb, bomb». Vedere i piedi scalzi davanti a sé di una ragazza straniera che divora le scale mobili mentre i sandali sono stati lasciati sulla banchina, travolti dalla folla. Ringraziare l'ultima svolta salutista, che ti ha spinto ad andare in bici da settimane riuscendo così in pochi secondi a fare le scale mobili evitando di essere travolte. Arrivare in cima, vedere centinaia di turisti che si sbattono con violenza contro i tornelli pur di uscire nel più breve tempo possibile. Cronaca di una tragica serata il giorno dopo la strage di Nizza. Una rissa scoppiata dopo una tentata rapina all'interno di un vagone della linea A, venerdì sera, ha scatenato il panico tra centinaia di turisti a bordo del treno diretto ad Anagnina alla stazione Repubblica.
Sono le passate da poco le 22.30, in uno dei vagoni all'altezza della stazione Barberini inizia una lite. Secondo la ricostruzione della questura, due tunisini di 26 e 35 anni hanno tentato di rapinare una donna, ma un moldavo ha difeso la signora e ne è nata una rissa.
LA CORSA FOLLE
Sempre secondo la polizia i due tunisini avrebbero urlato «Isis». Molti viaggiatori, appena vista la rissa, sono scesi sulla banchina per chiamare le forze dell'ordine e sono risaliti sulle scale mobili. Le centinaia di passeggeri, soprattutto stranieri, hanno pensato a un attentato avendo visto altri correre per chiedere aiuto in realtà. Ed è stato il caos. Un gruppo di spagnoli urlava «bomba, bomba». E' iniziata la corsa folle verso l'uscita, chi è inciampato, chi è caduto, chi ha perso le scarpe. Tanti i malori per lo spavento, mamme con i passeggini che hanno preso in braccio i figli. I due tunisini sono stati arrestati per rapina. Il moldavo picchiato è stato accompagnato dalla polizia all'ospedale San Giovanni. Sulla banchina scarpe, valigie abbandonate. Poco dopo è arrivato un altro treno.
Laura Bogliolo
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