Nel corpo delle piccola era stato trovato un tasso elevato di metanolo. Sul caso è stata aperta un'indagine, al momento contro ignoti, per il reato di omicidio colposo. Secondo i primi accertamenti svolti dagli inquirenti la presenza della sostanza, come riportato oggi dal Messaggero, sarebbe legata all'utilizzo da parte della ragazzina della schiuma da barba del padre utilizzata per ammorbidire lo «slime», un pongo gelatinoso molto diffuso tra i bambini.
Al momento, secondo quanto emerge, non sarebbero stati accertati legami diretti tra l'uso di questo gioco e il decesso. La consulenza, disposta dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e dal sostituto Maurizio Arcuri e che verrà depositata entro sessanta giorni, dovrà cercare di fare chiarezza su cosa abbia causato la morte della piccola.
In primo luogo i consulenti dovranno verificare se la vittima fosse affetta da malformazioni cardiache o se a causare la morte sia stata una grave forma allergica a qualche sostanza che fino ad oggi non si era palesata.
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