Roma, chiede il gratuito patrocinio ma non dice di possedere una villa: il giudice lo assolve

Roma, chiede il gratuito patrocinio ma non dice di possedere una villa: il giudice lo assolve
di Michela Allegri
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Martedì 4 Aprile 2017, 23:14 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 12:02
Chiede al tribunale di poter essere ammesso al gratuito patrocino, dichiarando di percepire un reddito basso. Per la procura, però, si sarebbe dimenticato di specificare di essere proprietario di una villa a due piani. Non avrebbe nemmeno detto che in famiglia avevano ben tre automobili. Per questo motivo, un avvocato romano è finito sotto processo. I magistrati erano talmente certi della sua colpevolezza che, dopo una breve discussione, hanno chiesto una condanna a 14 mesi. Il verdetto del giudice, però, ha ribaltato le sorti del dibattimento: il legale è stato assolto per non aver commesso il fatto.

La vicenda risale al 2011. Nell'istanza rivolta al tribunale per ottenere il gratuito patrocinio, il penalista dichiara che «il reddito complessivamente percepito dal suo nucleo familiare nel corso del 2011 è stato di 2.200 euro». Per gli inquirenti, si trattarebbe di «informazioni false», si legge nel capo d'imputazione. Il professionista, continua il pm,  «ometteva di comunicare di essere comproprietario di una villa a due piani, che in famiglia avevano tre macchine e che le sole spese per le utenze  di luce e gas relative al 2010 erano state superiori alle entrate dichiarate». Le omissioni in questione, a detta dell'accusa, «determinavano la falsità della rappresentazione della condizione di reddito indicata nell'istanza». Per il giudice, però, l'avvocato non ha commesso nessun reato. Per questo motivo è stato assolto da tutte le contestazioni.
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