Roma, giallo all'Eur, avvocato trovato morto nel cortile di casa

Roma, giallo all'Eur, avvocato trovato morto nel cortile di casa
di Marco Pasqua
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Sabato 29 Aprile 2017, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 15:09
Lo hanno trovato a terra nel cortile del suo palazzo, in via Cesare Pavese. Quando sono arrivati i soccorsi, il personale del 118 ha tentato di rianimarlo, ma non c'è stato più nulla da fare. E' avvolta nel mistero la morte di Daniele Stoppello, avvocato da sempre vicino alla comunità Glbt, che è stato in prima linea in alcuni dei più eclatanti casi di omofobia avvenuti nella capitale. Una morte sulla quale sta indagando la Procura, che mantiene il massimo riserbo: ieri il pm Carlo Lasperanza ha effettuato un sopralluogo nell'appartamento in cui viveva il legale, all'Eur, con la famiglia, e ora attende di conoscere gli esiti dell'autopsia, oltre che dei test tossicologici. La casa è ancora sotto sequestro. I funerali si svolgeranno il 2 maggio.

Il decesso risalirebbe a lunedì scorso. Stoppello, che aveva il suo studio in piazza Adriana (nello stesso palazzo in cui ha la redazione Franca Leosini), è stato visto rientrare da una vicina nel suo appartamento. «Subito dopo abbiamo sentito dei rumori strani ha spiegato la donna a chi indaga sul caso come se qualcuno stesse mettendo sottosopra la casa». Poco dopo, Stoppello è stato trovato riverso nel cortile, a terra. Inutile l'intervento dei soccorsi, chiamati proprio dai vicini. La vittima aveva ancora con sè il portafogli, mentre si starebbe ancora cercando l'auto che il legale guidava e che non era al suo posto in garage.

IL GAY CENTER
«La notizia della morte di Stoppello ci ha sconvolti dice Fabrizio Marrazzo, portavoce dell'associazione Gay Center, che sarà intitolata alla memoria dell'avvocato - Daniele, che è stato tra i fondatori della nostra Gay Help Line, ha seguito moltissime persone che hanno dovuto lottare per vedere riconosciuti i loro diritti. Grazie a lui, la nostra associazione si è costituita parte civile nel processo contro Svastichella, l'uomo che, nel 2009, aggredì due giovani ragazzi gay all'Eur. Nei prossimi giorni inviteremo la comunità Glbt a prendere parte ai suoi funerali. Chiediamo agli investigatori e agli inquirenti di fare piena chiarezza sulle modalità che hanno portato alla sua morte, senza escludere nessuna ipotesi e ci uniamo ai familiari in questo momento di dolore». E' lungo l'elenco delle cause che hanno visto impegnato Stoppello, a partire da quella contro i neonazisti animatori del forum Stormfront. «Con Daniele è stato possibile, nel 2007, per la prima volta in Italia, far sì che un partner gay potesse essere riconosciuto parte civile nel processo per la morte del compagno», sottolinea Marrazzo.