Atac, appalto pneumatici, distacchi del personale e mense: dossier in procura

Atac, appalto pneumatici, distacchi del personale e mense: dossier in procura
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Mercoledì 25 Maggio 2016, 20:42

Personale distaccato «irregolarmente» presso segreterie nazionali di enti e sindacati, un appalto per la fornitura di gomme particolarmente oneroso, gestione del dopolavoro e delle mense da parte di società riconducibili a sindacalisti. Accuse pesanti quelle contenute in un dossier, frutto di indagini interne avviate dopo denunce anonime, che l'ad di Atac Marco Rettighieri ha messo nelle mani del capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone.

L'azienda i trasporto pubblico capitolina già stretta tra conti in disordine, un servizio non proprio efficiente e la tegola di Parentopoli ora potrebbe finire al centro di una nuova indagini dei magistrati romani. Rettighieri il dossier lo ha spedito anche alla Corte dei Conti, per valutare anche un eventuale spreco di denaro pubblico, e all'Anac, per possibili casi di corruzione, in particolar sulla fornitura delle gomme de bus. A rivelare del dossier spedito ai pm capitolini è stato lo stesso Rettighieri durante un'audizione alla commissione trasporti del Senato. Nel documento si parla di presunte irregolarità per «i distacchi sindacali del personale, la gestione del dopolavoro e la fornitura di gomme per i bus».

Anche il senatore Stefano Esposito parla di presunte irregolarità negli stessi settori desunte da un «incartamento anonimo che mi hanno fornito». «Lo porterò in Procura anche se forse la denuncia di Rettighieri parla delle stesse cose», dice Esposito. In sostanza nelle carte all'attenzione dei pm si fa riferimento alla «gestione dei dopolavoro e delle mense Atac senza controllo da parte di imprese costituite da sindacalisti, un contratto per la fornitura delle gomme dal valore di 8 milioni di euro ma che Atac invece paga il doppio, 16 milioni di euro e di distacchi aziendali non autorizzati».

«Mi è arrivata una busta con una relazione e con documenti - spiega l'ex assessore ai Trasporti del Comune di Roma - Io non so se sono veri o falsi ma da questi risulterebbe che la gestione dei dopolavoro e delle mense Atac è priva di qualunque contratto, che si basa su un accordo firmato nel 1974 tra azienda e sindacati e che Atac paga i pasti senza che ci sia qualcuno che li certifica. Non si sa se le cucine sono a norma e chi eroga questi pasti. Si adombra il fatto che ci siano imprese costituite da sindacalisti».

«In altri documenti - aggiunge - si parla di almeno più di 25 distacchi sindacali, anche verso segreterie nazionali, di dipendenti Atac non autorizzati e che comunque l'azienda paga. E poi c'è il tema della fornitura delle gomme: il contratto vale 8 milioni, dai documenti risulta che Atac ha pagato per 16 milioni». «Io trasmetterò tutto quanto ricevuto a Pignatone. Non so se sarà un doppione ma si conferma ciò che vado dicendo da più di un anno: Atac è prigioniera di un sistema clientelare. Se qualcuno pensava buttassi quei documenti nel cestino si sbagliava.

In giornata o domani li trasmetterò» conclude Esposito.

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