Roma, le scarpe da ginnastica usate diventano piste di atletica e aree giochi con "La Pista di Pietro"

Roma, le scarpe da ginnastica usate diventano piste di atletica e aree giochi con "La Pista di Pietro"
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Giovedì 12 Marzo 2015, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Le vecchie sneakers si trasformano in pista di atletica, le scarpe da ginnastica esauste diventano pavimenti anti caduta per le aree giochi dei bambini.

Questo l'obiettivo dell’iniziativa “La pista di Pietro”, ispirata al corridore Pietro Mennea e presentata questa mattina nella scuola Media Cattaneo di Testaccio dall’assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale Paolo Masini, dalla presidente di ACEA Catia Tomasetti e da Nicolas Meletiou, Presidente di GOGREEN onlus e fondatore del progetto esosport.

Il progetto vuole minimizzare l’accumulo dei rifiuti in discarica e ottenere la generazione di materia prima che Roma Capitale metterà a disposizione per la produzione di piste di atletica e aree giochi a cura di enti privati, associazioni e cittadini.

I raccoglitori delle scarpe da ginnastica usate saranno posizionati da aprile in 100 istituti della Capitale.

Gli impianti sportivi e le scuole che vorranno raccogliere le scarpe per riqualificare o realizzare una propria pista di atletica o la propria area giochi potranno scrivere agli indirizzi lapistadipietro@comune.roma.it e igiardinidibetty@comune.roma.it. E per l’estate appositi esobox sport di raccolta saranno presenti anche negli stabilimenti balneari del litorale romano, dove sarà possibile conferire calzature e infradito estive usate. Il progetto esosport è realizzato da Roma Capitale, ACEA e GOGREEN Onlus.

Il contributo per la realizzazione delle strutture arriverà dall'Istituto per il Credito Sportivo, CONI Lazio, Federbalneari e Maratona di Roma. Ha aderito all’iniziativa anche Manuela Olivieri Mennea, moglie del campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale per 17 anni. Per l'ccasione, Manuela Olivieri ha donato alla campagna le scarpe da corsa del marito: da esse proverrà una piccola porzione di materiale che sarà impiegato per la pavimentazione di ciascuna “pista di Pietro”.

Il progetto “La pista di Pietro” si affianca a “Il Giardino di Betty”, iniziativa in memoria di Elisabetta Salvioni Meletiou, lanciata negli anni scorsi da esosport, il primo ed unico progetto di riciclo delle scarpe sportive in Italia e in Europa.

«Il progetto che presentiamo oggi ci consente di rafforzare il legame virtuoso tra sport e buone pratiche ambientali come il riciclo e il riuso», ha spiegato l’assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione Paolo Masini. «Con la ‘pista di Pietro’ - ha proseguito Masini - i ragazzi delle nostre scuole potranno contribuire alla realizzazione di nuove strutture con un gesto intelligente e orientato alla sostenibilità ambientale. E le scarpe di uno dei più grandi campioni di questo Paese saranno il vero ‘lievito madre’, che sarà presente in tutte le strutture che insieme saremo in grado di realizzare».

«Giovani, pratica sportiva e ambiente sono al centro della nostra azione sul territorio e delle iniziative che supportiamo a favore della cittadinanza” ha dichiarato la Presidente di Acea Catia Tomasetti. “Per questo – ha proseguito – la Pista di Pietro ci ha subito conquistato, in quanto capace di coniugare in modo originale il rispetto dell’ambiente e lo sport. Riciclare le scarpe usate e vederle trasformate in qualcosa di utile all’attività sportiva e al gioco dimostra concretamente ai ragazzi quanto sia importante coltivare la cultura del riciclo, soprattutto se creativo».

«Siamo felici all'idea che una Città come Roma, abbia aderito al nostro progetto» afferma Nicolas Meletiou, Presidente GOGREEN onlus e fondatore del progetto esosport. «Il fatto che anche sul territorio della Capitale, dalle scarpe sportive esauste, nasceranno 'La Pista di Pietro' e i 'Giardini di Betty' non può che essere per noi un motivo di grande soddisfazione. Essere riusciti a coniugare la passione per lo sport, all'impegno ambientale ed ecologico rende la nostra iniziativa ancora più apprezzabile e, si spera, di buon esempio per altri comuni Italiani».

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