Una settimana fa la “spedizione” delle istituzioni ha verificato tutte le irregolarità di questa bizzarra situazione che vede coinvolto l’albergo privato con ingresso da via di Santa Maria dell’Anima 30 pronto a fare business con gli antichi spazi del Collegio Innocenziano. «Era impossibile non vedere da piazza Navona quegli ombrelloni che spuntavano sul tetto della basilica», commenta Tatiana Campioni, assessore al Commercio del centro storico. Ieri la superba bellezza della chiesa borrominiana appariva “pulita”. «Con il sopralluogo gli abusi sono stati verificati e si è provveduto a smontare le strutture», racconta Campioni. I gestori dell’albergo hanno rimosso tutti gli arredi: «perché sulla terrazza non possono assolutamente fare attività di somministrazione», precisa l’assessore.
DIVIETI E MULTE Per l’albergo la multa (10mila euro) è stata già regolarizzata, come dicono dal comando dei vigili. «Non possono più rimontare ombrelloni o altro perché l’attività di somministrazione non è autorizzata sulla terrazza - aggiunge - Possono farla solo all’interno dell’albergo». Dal canto, suo la Soprintendenza statale guidata da Francesco Prosperetti aveva già scritto nero su bianco che «nell’immobile indicato sono state realizzate opere abusive: l’installazione all’esterno di gazebo e stufe a fungo sulla terrazza di affaccio, dietro il campanile di Sant’Agnese in Agone», richiedendone l’ «immediata rimozione». Ma l’uso della terrazza da parte dell’albergo è consentito? «Resta un roof garden ma non per uso di alimenti e bevande», replica Campioni. Nel frattempo, è in corso un accertamento da parte dell’ufficio tecnico Edilizia sulla struttura interna dell’albergo «sull’attività ricettiva».
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