Con le loro mercanzie hanno preso possesso di quelli che erano gli angoli più belli della città Eterna: piazza di Spagna e piazza Navona sono ormai ridotte in suk della peggior specie dove è impossibile apprezzare la bellezza della scalinata di Trinità dei Monti, della fontana dei Quattro Fiumi. Ma la stessa vergognosa sorte è toccata al Colosseo, a Fontana di Trevi, al Pantheon. Ovunque ci sono gli ambulanti con occhiali da sole, borse, rose, calzini, ombrelli (per la pioggia e per il sole). E sono insistenti soprattutto con anziani, turisti e con le donne.
Una situazione mai vista negli ultimi 15 anni con Rutelli, Veltroni e Alemanno. Anche perché i turisti sono aumentati e con loro sono aumentati anche gli ambulanti. Solo i vigili a presidio dei tesori di Roma sono diminuiti: un po’ per il turnover che non c’è ma anche perché si preferisce utilizzarli per fare le multe ai romani (si incassa di più e si hanno meno problemi).
Ma se qualcuno crede che il commercio abusivo sia un problema minore della viabilità sbaglia per due ragioni: la prima è che dietro i singoli ambulanti ci sono holding mafiose che fanno affari d’oro sulle spalle dei commercianti regolari; la seconda è che il danno d’immagine per Roma rischia di essere irreparabile.
davide.desario@ilmessaggero.it