A Roma la revisione delle rendite catastali ha coinvolto infatti 175 mila immobili di quartieri chic come Aventino, Trastevere, Centro Storico, Borgo, Prati, Monti, San Saba, Parioli, portando alla sostanziale scomparsa delle case ultrapopolari (A/5) e alla forte riduzione di quelle popolari (A/4) ed economiche (A/3). L'incremento complessivo della rendita catastale è stato di oltre 123 milioni di euro, ben superiore a quello di Milano, dove tra Manzoni- Montenapoleone-Venezia, Duomo-Brera-Torino-S. Ambrogio, Venezia-Monforte-Majno e Sempione-V.Monti-M.Pagano, la rendita è aumenta di circa 44 milioni. In tutto sono stati 17 i Comuni che, in collaborazione con l'Agenzia, hanno avviato la procedura, con una rivalutazione complessiva di 183 milioni che si somma a quella pari a 181 milioni di euro ottenuta con un meccanismo di revisione puntuale da parte delle sole amministrazioni comunali (1.300 in tutto). Le novità fiscali non si fermano però qui. Cambiamenti sono in arrivo infatti anche per chi aderisce agli studi di settore. In caso di anomalie, l'Agenzia delle Entrate ha deciso di passare dai controlli alle «comunicazioni», dando una chance ai contribuenti di ravvedersi e fornire chiarimenti al Fisco prima di vedersi recapitare una cartella ufficiale a casa.
Pronte a partire sono 190.000 comunicazioni relative al triennio 2011-2013: per tutte l'obiettivo è di «azzerare i controlli», aiutando tutti coloro per i quali sono state riscontrate anomalie a mettersi più facilmente e più rapidamente in regola.
Chi si accorge degli errori e provvede a correggerli potrà infatti beneficiare, con il nuovo ravvedimento, di una «significativa riduzione» delle sanzioni «in base al tempo trascorso».
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