Rifiuti, Umbria e comuni laziali stoppano Raggi: immondizia di Roma non qui

Raggi
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Giovedì 11 Agosto 2016, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 08:57

«Non nel nostro territorio». Dall'Umbria e da vari comuni del Lazio arriva un coro di no all'ipotesi di ospitare i rifiuti di Roma come illustrato ieri dalla sindaca Virginia Raggi. Intanto stamani l'assessore capitolino all'Ambiente Paola Muraro ha incontrato l'assessore regionale ai Rifiuti Mauro Buschini nella sede della giunta regionale del Lazio. Presente anche l'amministratore unico di Ama Alessandro Solidoro. Al centro dell'incontro la possibilità di aprire un tavolo interistituzionale sul tema della spazzatura di Roma.

«Ma che siamo su 'Scherzi a parte?'», tuona la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in un post sulla sua pagina Facebook in merito all'ipotesi che venga utilizzata la discarica di Orvieto.
«Ovviamente spero che la notizia sia infondata altrimenti mi trovano, questa volta, ai posti di combattimento», aggiung (e Muraro getta acqua sul fuoco: Marini «non deve preoccuparsi, non esiste nessun caso Umbria»). Ancora più dura la sua assessora all'Ambiente, Fernanda Cecchini. «Il sindaco di Roma ha scelto un assessore all'Ambiente altamente competente, quindi farebbe bene se si facesse spiegare come funziona la gestione dei rifiuti, perché forse non è al corrente del fatto che i rifiuti urbani destinati ad operazioni di smaltimento, devono essere smaltiti nella regione in cui vengono prodotti e che inoltre, per utilizzare gli impianti, non basta esserne proprietari, ma è necessaria una condivisione con le istituzioni locali e la comunità. I rifiuti provenienti da altre regioni possono essere conferiti in discariche fuori dal territorio di provenienza solo con il raggiungimento di un'intesa tra le Regioni interessate. Pertanto, per utilizzare l'impianto di Orvieto, occorrerebbe un'intesa tra la Regione Umbria e la Regione Lazio. In ogni caso, l'Umbria, sin da ora, dichiara la completa indisponibilità ad accogliere i rifiuti di Roma, visto che il nostro obiettivo è garantire la durata più lunga possibile alle discariche dell'Umbria che dovranno lavorare esclusivamente al servizio della nostra comunità». Per l'assessore, è comunque «bizzarro» che «per risolvere un'emergenza di un territorio che conta cinque milioni di abitanti, si chieda di utilizzare impianti di una regione che ne conta 900 mila, come appunto l'Umbria».

«In campagna elettorale, l'attuale sindaca di Roma, Virginia Raggi aveva illustrato una gestione dei rifiuti del tutto diversa da quella che sta attuando. Pertanto, sia chiaro che il primo cittadino della Capitale non può e non deve risolvere l'emergenza rifiuti utilizzando il nostro territorio», avverte in una nota, il sindaco del Comune di San Vittore del Lazio Nadia Bucci. «La sottoscritta è pronta a mettere in campo tutte le azioni necessarie, di concerto anche con gli altri sindaci del territorio, per far sì che - aggiunge - per l'ennesima emergenza di Roma e per l'incompetenza politica del Movimento Cinque Stelle, a rimetterci siano ancora i cittadini del Lazio Meridionale».

«L'emergenza rifiuti della Capitale non deve ricadere, per forza di cose, su altri territori come, ad esempio, il nostro», interviene il sindaco di Cassino (Fr) Carlo Maria D'Alessandro che continua: «Il territorio di Cassino e del Lazio Meridionale, a livello ambientale, ormai da anni subisce situazioni di grave disagio». «Sono pronto, confrontarmi con i Sindaci del territorio per mettere in campo tutte le azioni, anche le più estreme, necessarie - conclude - ad impedire il conferimento di ulteriori rifiuti nel termovalorizzatore di Acea a San Vittore del Lazio».

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