Tariffa dei rifiuti, aumento del 4%. L'Ama conta di recuperare 28 milioni. E a Testaccio multe sulla differenziata

Tariffa dei rifiuti, aumento del 4%. L'Ama conta di recuperare 28 milioni. E a Testaccio multe sulla differenziata
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 12 Giugno 2014, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 13:30

La commissione bilancio di Roma Capitale ha approvato la delibera sulla Tari, la tariffa dei rifiuti. In linea di massima, si va a un aumento per le tasche dei cittadini del 4 per cento. Il costo del servizio, nel suo complesso, passa da 676 a 744 milioni di euro. L’Ama conta di recuperare 28 milioni puntando su una maggiore efficienza, per questo il contro finale scende a 715 milioni. Ma non basta. Osserva Marcello De Vito, capogruppo di M5S: «Nella delibera si precisa che nell’importo oggetto di tassazione rientra pure l'Iva: il totale è dunque di 715 + 72= 787 milioni di euro, cosa che potrebbe risultare illegittima in virtù di una sentenza della Corte Costituzionale. C’è poi una beffa: si parla di aumenti mentre le nostra strade sono invase dai rifiuti». Alfredo Ferrari, Pd, presidente della Commissione bilancio, replica: è iniziato un processo di risanamento dell’Ama. E aggiunge: «Proporrò un emendamento al regolamento della Tari affinché vengano reintrodotte le agevolazioni sulla tariffa che spettavano alle scuole comunali».

STANGATA

E mentre si discute sul futuro della tariffa dei rifiuti, a Testaccio scatta la rivolta contro le multe a tappeto sulla differenziata. «È come se un residente del nostro condominio avesse lasciato l’auto in doppia fila, ma la multa fosse poi arrivata a tutti».

In una palazzina di via Mastro Giorgio, a Testaccio, ci scherzano su, ma la rabbia è tanta: nei giorni scorsi tutte le famiglie hanno ricevuto una multa da 120 euro dall’Ama perché nei cassonetti del «non riciclabile» era stata lasciata della plastica. Poiché è impossibile individuare il colpevole, pagano tutti i cinquanta residenti. Dice Yuri Trombetti, presidente del consiglio del primo municipio: «Sarebbe stato più giusto inviare una sanzione al condominio». Colpire tutti, per educarne uno, sembra essere la filosofia di fondo dell’Ama. Il caso di via Mastro Giorgio non è isolato: sono infuriati anche in altri due palazzi, sempre a Testaccio, in via Aldo Manuzio e via Pietro Guerrini, dove è stata usata la stessa tecnica. Osserva Laurentia Saliola, che abita proprio in via Mastro Giorgio: «Noi facciamo la differenziata con il massimo impegno, però non è giusto che dobbiamo pagare tutti per l’errore di uno. Sembra davvero un modo per fare cassa».

PER STRADA

Ma il problema più grave è rappresentato dalla raccolta e dallo smaltimento in affanno. Gli impianti sono insufficienti e in molte zone di Roma i cassonetti sono stracolmi. L’assessore all’Ambiente, Estella Marino: «Stiamo lavorando per cercare di strutturare il sistema in modo che gli impianti di trattamento dell'indifferenziata lavorino 7 giorni su 7. Ad oggi lavorano 6 su 7 ed anche questo è causa di problemi». C’è anche il nodo del no della Provincia al nuovo impianto di stoccaggio (fino a 2 mila tonnellate al giorno) dei rifiuti a Ponte Malnome. L’assessore Marino: «Sia chiaro, non stiamo parlando di una nuova discarica. Dato che c'è il problema degli impianti di Tmb, che sono rigidi da un punto di vista del ciclo dei rifiuti, a volte abbiamo necessità di individuare un'area di stoccaggio per poi poter trattare i rifiuti». Tesi dell’Ama: in dieci giorni otterremo l’approvazione dell’impianto di Ponte Malnome da parte della Provincia, porteremo un'integrazione documentale che dovrebbe convincere Palazzo Valentini a dare l'ok al nuovo sito di stoccaggio nell’area a ridosso di Malagrotta.

Ma dalla minoranza attaccano. Giovanni Quarzo, consigliere comunale di Forza Italia: «Su Ponte Malnome la sinistra è a un passo dal ridicolo». Dario Rossin, sempre Forza Italia: «Difenderemo i contribuenti di Roma dall’inefficienza dell’Ama».

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