Roma, emergenza rifiuti: cassonetti già pieni. E lunedì scatta lo sciopero

Roma, emergenza rifiuti: cassonetti già pieni. E lunedì scatta lo sciopero
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 08:34
I cassonetti sono già pieni. Da numerose zone di Roma arrivano le immagini della spazzatura che si sta accumulando sui marciapiedi. Il sindaco Virginia Raggi, nel corso di uno dei blitz della settimana scorsa in periferia, ha affermato che Ama deve migliorare il servizio, ma se l'è anche presa anche con una parte dei romani «perché assicurino un corretto conferimento». Se un'affermazione di questo tipo l'avesse fatta Ignazio Marino, sarebbe scoppiata la rivoluzione, ma questa è un'altra storia. Altro elemento importante: prima di Natale il super consulente per la differenziata, Mauro Cavallo, incaricato di migliorare il servizio, presenterà il piano su cui si nutrono molte speranze e che potrebbero fare segnare un cambio di passo all'amministrazione Raggi. Torniamo alla pre-emergenza di queste ore.

LA DINAMICA
Attenzione: le difficoltà erano state previste e sono legate all'avvicinarsi del Natale, all'incremento della produzione dei rifiuti si stanno confermando e alla cronica carenza di impianti a Roma. Era avvenuto anche con Tronca prima e con Marino in precedenza. Ieri raccolta e trasporto della spazzatura in altre regioni sono state rallentate, a causa del giorno festivo. Ama aveva preventivamente tentato di farsi trovare pronta, svuotando l'impianto di Trattamento meccanico biologico di Rocca Cencia, ma la vera spada di Damocle è rappresentata dallo sciopero di 24 ore di lunedì. In sintesi: oggi e domani si proverà di recuperare, ma già domenica i camion che devono portare i rifiuti in altre regioni dovranno fermarsi, la raccolta sarà a scartamento ridotto. Succede tutte le domeniche e, di solito, il lunedì si corre i ripari. Il problema è che a causa dello sciopero questo potrebbe non avvenire. E a quel punto la situazione potrebbe peggiorare pesantemente. Difficile fare previsioni sulla percentuale di adesione, dettaglio non proprio secondario.
Da sapere: le 24 ore di astensione dal lavoro non sono state proclamate da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, le tre organizzazioni che hanno firmato il contratto nazionale, ma dai sindacati di base, che contestano quella firma. Una parte dei lavoratori non ha confermato l'iscrizione ai sindacati più rappresentativi, ma questo non significa che lunedì aderiranno allo sciopero. Se come prevede qualcuno almeno 300-400 dipendenti dovessero incrociare la braccia allora gli effetti della protesta potrebbero vedersi e fare male. L'operazione rifiuti all'estero per ora non rappresenta un paracadute decisivo.

DINAMICHE
Il sindaco Virginia Raggi ormai ogni giorno interviene sui rifiuti, con alcune passeggiate nei quartieri che lei ha definito «blitz» e con vari post su Facebook. Questa drammatizzazione potrebbe essere anche un sistema per preparare la rimozione del direttore generale di Ama, Stefano Bina, inviso all'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, perché ha dimostrato di avere una sua autonomia. Per ora invece regge l'asse con l'amministratore unico, Antonella Giglio, mentre il dialogo iniziale con la Regione: il tavolo di concertazione si è arenato, l'assessore Mauro Buschini ha ripetuto in più occasioni che la Raggi dare indicazioni sulla nuova discarica. Entro fine anno la Regione presenterà le linee guida sul nuovo piano dei rifiuti.