Re di Roma, «La serial killer dei gatti è tornata, fermatela»

Re di Roma, «La serial killer dei gatti è tornata, fermatela»
di Michele Galvani
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Giovedì 16 Novembre 2017, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 12:17

È tornata la serial killer dei gatti. Sembra il titolo di un film horror, e forse lo è. Perché da diversi giorni residenti e commercianti di piazza Re di Roma hanno visto aggirarsi per le strade del quartiere la stessa donna che nel giugno scorso era stata sgomberata dalla sua casa di via Lavinio dove viveva in pessime condizioni igienico sanitarie: cibo avariato, rifiuti, vestiti sporchi accatastati. Una «accumulatrice seriale e barbona domestica», come viene definita dagli abitanti di zona. Che, però, sono preoccupati in particolare per la salute dei gatti. La donna, N. A., 57 anni, era stata accusata di torturare e uccidere gli animali, dopo averli prelevati dalla strada. Così, dopo quasi 15 anni di battaglie portate avanti a colpi di denunce, su ordine del magistrato a giugno ci fu il blitz di polizia, con ambulanza e psichiatra, carabinieri, vigili del fuoco e Asl. Il quartiere era riuscito a farla portare via. E a liberare i gatti. Ma dopo 4 mesi, la «signora è tornata nella casa-lager e qualcuno la deve fermare», l'accusa dei residenti.
 



GLI AVVISTAMENTI
Sono giorni che gli abitanti di piazza di Re di Roma vedono la donna aggirarsi per il quartiere a caccia di gatti. «E la cosa assurda è che qualcuno glieli dà», racconta Francesca S. 43 anni, commerciante, che si sta battendo «affinché qualcuno intervenga. Anche il condominio sente tutto, la puzza e i lamenti ma nessuno fa niente. Ci sono blatte ovunque. Abbiamo saputo che l'Ama ha trovato almeno 4-5 gatti morti nei cassonetti». Secondo alcune testimonianze, la donna sta recuperando gli animali vicino alla chiesa di via Veio, li mette in un trasportino coprendoli accuratamente e li porta dentro casa.

«Ha una sorella con cui non parla perché sono in lite per l'eredità - prosegue Francesca - sappiamo che ha una signora che le fa da tutore, poco altro. Siamo preoccupati. Le finestre sono di nuove chiuse, gli animali di nuovo dentro». «La signora ha ricominciato a riportare buste in casa - l'accusa di Giuseppina Tebaldi, una vicina - ma la mia paura più grande è che stia riportando su i gatti». Più che una paura, una certezza stando ai residenti e commercianti che stanno preparando una nuova denuncia. Intanto hanno preso contatti con alcune trasmissioni tv, per risollevare il caso.

LA CRUDELTÀ
Il gatto rosso disperato sul cornicione, il piccolo nero deperito, il bianco tigrato terrorizzato.
Foto e video che fanno accapponare la pelle. Tutto nelle mani di volontari, animalisti, associazioni che si sono già battuti per i cuccioli. In prima fila, in questi anni, il drammaturgo Luca De Bei e l'esperto di zoocriminalità Antonio Colonna. In casa furono trovati 4 gatti morti, di cui due mummificati: 16 tonnellate di rifiuti portate via. Possibile che nessuno si sia mai reso conto di nulla? «Questa vicenda va seguita, la pubblica amministrazione deve dare delle risposte», ha spiegato Colonna.

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