«E quindi noi incrociamo le dita...», dice mamma Virginia Raggi parlando con un bagnante ad Ardea. «Per cosa?», si inserisce Matteo, il figlio della sindaca mentre gioca a girarle il volto come se fosse una vite.
«Incrociamo le dita per lo stadio della Roma», rispondono Raggi e un altro bagnante. E qui che Matteo, major baby, sincero riprende la mamma: «Ma perché lo devi fare? È brutto!».
La voce fuori campo capisce: sei laziale! Ma rientra in gioco Raggi. «Non è questione di essere della Roma o della Lazio, quella è una struttura non dobbiamo ragionare con il tifo ma capire se sia utile alla città o meno».
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