Il responsabile, «a volte aiutato da alcuni complici, arrivava in aerostazione con autovetture di prestanomi e dopo aver individuato la possibile preda seguiva le vittime sino al momento in cui le stesse si distraevano ed approfittando del momento propizio ne rubava il bagaglio, defilandosi rapidamente confondendosi con gli altri passeggeri. L'insolenza del soggetto - spiegano gli investigatori - si spingeva sino a ritornare in questo scalo aereo per venire a prelevare una sua connazionale oltretutto munita di falsi documenti di identificazione».
«Il suo volto era però oramai noto agli investigatori della Polaria che- aggiunge la Polizia di Stato- avevano predisposto una serie di servizi di allertamento, tanto che non appena faceva ingresso in aerostazione veniva riconosciuto e bloccato.
La successiva perquisizione della dimora del borseggiatore consentiva di rinvenire nella disponibilità dell'uomo numerosi documenti falsi, peraltro corredati da biglietti arei emessi sotto vari alias, con i quali si spostava in Europa per commettere reati dello stesso tipo. L'uomo infatti - conclude- era stato già arrestato in Spagna ed in Francia sempre con nominativi diversi».
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