"C'è posta per te" anche al tramonto
salgono a 100 gli uffici con "orario lungo"

"C'è posta per te" anche al tramonto salgono a 100 gli uffici con "orario lungo"
di Maria Lombardi
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Giovedì 27 Febbraio 2014, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 08:39

Le Poste hanno pi tempo. Spedire una raccomandata nel pomeriggio, pagare una bolletta quando ormai buio, ritirare un pacco tornando dal lavoro: prima era quasi impossibile, poi è diventato possibile ma complicato, adesso è facilissimo. Salgono a cento gli uffici con orario extralarge, sportelli aperti fino alle 7 di sera, ormai la maggioranza accoglie i clienti tutto il giorno e sono rimasti 65 gli uffici che ancora seguono il turno tradizionale, fino alle 13,30.

Tra gennaio e febbraio è stato prolungato l’orario in 36 nuovi uffici distribuiti in tutta la città arrivando così al traguardo dei cento con il full time. «Un investimento che si traduce in una maggiore disponibilità di accesso per i cittadini», spiega Gino Frastalli, responsabile degli uffici postali dell’Italia centrale.

LE CODE

Negli ultimi due mesi c’è stata un’accelerazione in questo senso. Basta pensare che fino a dicembre scorso erano 64 gli uffici ad orario prolungato e 101 quelli aperti solo per metà giornata e adesso il rapporto si è invertito. Il che significa meno code agli sportelli e un bel risparmio di tempo per i cittadini. «In un paio d’anni abbiamo triplicato la nostra offerta dimostrando sempre più attenzione nei confronti dei clienti», aggiunge il dirigente.

Per chi detesta mettersi in fila con il numeretto in mano in attesa che il tabellone luminoso segnali quando è arrivato il turno c’è un’altra buona notizia. Il cosiddetto "semaforo" all’ingresso di ogni ufficio: con il verde conviene entrare, con il rosso meglio trovare altri sportelli nelle vicinanze meno affollati. Una tabella indica il flusso dei clienti per ogni ufficio nelle diverse fasce orarie e nei diversi giorni della settimana e anche del mese.

LA CAMPAGNA

Meglio evitare - in quel determinato ufficio - di mettersi in coda dalle 12,30 alle 14,30: il semaforo è rosso, quindi troppa gente. Il mercoledì, ad esempio, è dalle 10,30 in poi che c’è l’ingorgo. Così pure sono i primi giorni del mese quelli più a rischio. Consultando il "semaforo" i clienti possono scegliere il momento più comodo e magari, in caso di rosso, decidere di fare l’operazione altrove. Sempre la tabella elenca le poste più vicine. «Nei prossimi mesi questo servizio sarà anche sul web», annuncia Frastalli. Senza muoversi da casa, si potrà cercare sul sito delle Poste l’ufficio in quel momento meno affollato.

Attualmente gli sportelli a Roma sono 1.235, ogni giorno in media vengono effettuate 103.500 operazioni. Non tutti sanno quali sono quelli aperti anche il pomeriggio e nemmeno quali servizi sono disponibili. «Dal 10 di marzo partirà una campagna di comunicazione a livello nazionale "Vediamoci in Poste" per far conoscere a tutti le nuove offerte e illustrare il modo in cui stiamo cambiando», continua Frastalli. Un librettino che illustra tutto quello che si può fare alle Poste sarà distribuito ai desk: «Lo sapevi che...?». A saperlo prima tanti giri inutili si sarebbero potuti evitare. Per esempio basta rivolgersi a uno dei 90 uffici dotati di "Sportello amico" per richiedere un certificato anagrafico, una visura catastale, pagare il ticket sanitario. Non solo: chi è residente a Roma ma si trova a Milano, o in qualsiasi altra città, non deve mettersi in viaggio per ottenere un certificato del suo Comune. Grazie all’accordo stipulato tra il Comune di Rome e le Poste si può avere il documento da uno Sportello amico, mettiamo, milanese.

Alcuni uffici romani sono multietnici, lì si parlano tante lingue. Per andare incontro ai clienti stranieri in via Marsala sono al lavoro impiegati in grado di accogliere le richieste di chi non conosce l’italiano - dai filippini ai romeni - e in piazza Vittorio ci anche sono dipendenti cinesi.

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