Roma, minacce alle vicine di casa: «Cicciona, sparati». Showgirl accusata di stalking

Roma, minacce alle vicine di casa: «Cicciona, sparati». Showgirl accusata di stalking
di Adelaide Pierucci
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Lunedì 18 Gennaio 2016, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 10:44
Non deve essere facile per i condomini di una palazzina di Capannelle ritrovarsi come vicina la valchiria Lozanova Zornitza, in arte Azora Rais. La showgirl bulgara, con alle spalle una laurea in scienze politiche e comparsate in tv come cantante e attrice, stanca di sentirsi gli occhi puntati addosso, avrebbe pensato bene di reagire invadendo con lettere anonime le loro cassette postali. Ma era alle vicine, massaie sempre affaccendate, però che, secondo quanto emerso da un'indagine della procura, la vicina molesta avrebbe riservato per quasi due anni le frecciatine più pesanti. Dando loro delle «rospe», «ciccione», «chiattone», fino al più classico «cornute».
 

​Così la bionda Azora Rais, schietta e oltremodo vulcanica, si è ritrovata coinvolta in un guaio giudiziario. Rischia il processo per stalking. Anche perché come ha scritto nel capo di imputazione il sostituto procuratore Elena Neri in alcuni «fogli manoscritti la Rais ha ingenerato nelle persone offese fondato timore per la propria incolumità». Vedi l'avvertimento «Vattene o morirai» oppure «Scrofa, sei un peso per il mondo sparati». In realtà era già capitato al titolare di un'agenzia di pratiche auto fare i conti con le provocazioni della Rais. In seguito al passaggio di una Jaguar di proprietà del compagno della showgirl era stato bersagliato di telefonate anonime e di minacce e alla fine di moine col chiaro fine di destabilizzarne l'armonia familiare, visto che l'uomo aveva moglie e figli.
 
I PRECEDENTI
Ma nel processo la presunta molestatrice e la vittima sono stati messi alla pari e condannati a versarsi reciprocamente trecento euro, dal momento che alla fine anche lui aveva ceduto e l'aveva insultata. Provocante e fanatica dell'intimo più trasgressivo Azora Rais sfumata la carriera politica (aveva provato a candidarsi alle ultime regionali fondando un partito), e quella letteraria (ha vinto un premio in Ciociaria e scritto libretti sulle donne), fino a quella di cantante neomelodica, la valchiria di Capannelle si è cacciata in qualche guaio di troppo. Come quando è finita al centro dell'operazione «Dolly Card», in versione di dama bianca del gruppo (impegnato a svuotare i conti dei turisti stranieri) insieme al marito (bulgaro pure lui) e all'ex marito (italiano), tutti e tre residenti, ma su piani diversi, nella palazzina degli insulti.