LA PAURA
I dipendenti stavano sistemando all'interno del locale tavolini e arredi quando un ragazzo con fare aggressivo chiede di sedersi. Alza la voce. La cameriera risponde: «Non si può è chiuso». Lui insiste. Lei: «Devo mettere dentro le sedie e i tavoli». Niente da fare. Il ragazzo continua, sbraita che vuole sedersi, è un suo dirito: «Ho detto che voglio sedermi e bere». All'ennesimo «no» l'uomo si alza di scatto prende una sedia e con violenza colpisce sul volto la ragazza che non ha nemmno il tempo di reagire e si sente il sangue colarle sul viso. La miccia s'è accesa all'improvviso lungo l'asse dei divertimenti notturni della Capitale. La ragazza tramortita e ferita ha iniziato a chiedere aiuto. A quel punto sono usciti dal locale gli altri dipendenti per fermare il violento, ed è scatta la lite. Dalle parole si è passati alle mani. Solo l'arrivo della polizia ha calmato gli animi. L'ambulanza ha medicato sul posto la giovane donna che ha riportato ferite al mento e al naso. Anche l'uomo ha avuto bisogno di cure mediche.
I TESTIMONI
«Tutto è avvenuto in pochi istanti - raccontano - la donna stava rientrando i tavolini all'interno del locale. Era praticamente chiuso, stavano pulendo. Quell'uomo insisteva, all'improvviso ha preso una sedia e l'ha colpita al volto, sul lato sinistro. Poteva succedere una tragedia. La ragazza a quel punto ha iniziato a chiedere aiuto, sono usciti altri ragazzi dal locale per fermare l'aggressore. A quel punto è scattata la rissa». E c'è chi aggiunge: «Con l'arrivo della bella stagione - si sfogano due residenti - inizia l'avventura notturna nel triangolo delle bevute. Ogni sera c'è una lite o un fatto di cronaca. Ci vogliono presidi fissi. Lo chiediamo da sempre».