Roma, beffa a piazza Navona: banchi raddoppiati per favorire i Tredicine

Roma, beffa a piazza Navona: banchi raddoppiati per favorire i Tredicine
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Ottobre 2016, 11:17
Il rischio c'è: tornare a dare la festa della Befana di piazza Navona a chi l'ha sempre gestita. Vale a dire a quegli ambulanti riconducibili direttamente o indirettamente alla famiglia Tredicine. E perché no, provare anche ad alzare il numero delle postazioni commerciali: da 48 a 72. La commissione Commercio di Roma Capitale ieri è tornata a riunirsi per trovare una soluzione a quello che ormai è diventato l'affaire della festa della Befana. I toni sono pacati, maggioranza e opposizione si compattano. Dal Pd con Orlando Corsetti a Forza Italia con Davide Bordoni, passando per FdI con Maurizio Politi, la voce è unanime: «E' necessario preservare la rassegna». Il I municipio si è tirato indietro, non redigendo alcun bando per la manifestazione del prossimo dicembre, dovrà pensarci il Comune. L'obiettivo è chiaro: garantire la tradizionale rassegna ma anche tutelare gli operatori che da due anni a questa parte sono rimasti fuori dai giochi.

LA DENOMINAZIONE
Come fare? Il problema non è di poco conto e la sua risoluzione appare tutt'altro che semplice. Il I municipio voleva che sulla questione della festa della Befana intervenisse il Campidoglio per cambiare la denominazione dell'evento da fiera a festa, facendo in questo modo decadere il criterio principale per l'assegnazione dei posteggi, vale a dire quello dell'anzianità, che da anni ha, invece, sempre premiato gli stessi ambulanti, responsabili di aver intaccato il decoro della manifestazione. Passaggio quest'ultimo, tuttavia, non perseguibile a detta del Dipartimento Commercio di via dei Cerchi. In primis perché non compete direttamente il Comune e poi perché fino a quando si vorrà consentire la vendita diretta su suolo pubblico, bisognerà attenersi alle regole in vigore che impongono il rispetto del criterio di anzianità. E dunque? La commissione prova a smarcarsi suggerendo un percorso, tutto da verificare nella validità normativa e legislativa con il Segretariato generale e con il Gabinetto del sindaco, che se dovesse comunque essere accolto, sancirebbe il ritorno al passato. Cancellando, di fatto, tutti gli sforzi finora operati per fare della festa della Befana una rassegna a netta vocazione natalizia volta ad accogliere tra le sue fila anche ambulanti non romani.

LA LOBBY DEI BANCARELLARI
L'idea, infatti, spiegata dal presidente della commissione Commercio, Andrea Coia, è quella di «produrre un atto di indirizzo alla giunta» per recuperare «il bando del 2015 o comunque redigerne un altro che tenga conto il criterio dell'anzianità», sentire se è possibile, nonostante siano trascorsi i 90 giorni per l'indizione del concorso, «ottenere una proroga e procedere dunque con la festa». Il risultato, considerati i tempi di partecipazione, sarebbe quello di riproporre sulla piazza gli stessi ambulanti. Ma su questo Coia è stato chiaro: «l'importante è che si rispettino le prescrizioni della Sovrintendenza con i 48 banchi, chiederemo comunque se è possibile portare il numero delle postazioni a 72 perché dalle cartine elaborate sarebbe fattibile». E ancora: «che le persone siano in regola con la legge, se si chiamano poi Tredicine non ha importanza, a noi interessa l'anzianità, perché la festa della Befana è una festa di tradizione, centenaria ed è chiaro che l'anzianità non può essere trascurata». Poi si passa a cosa proporre nell'ipotetico ritorno della rassegna. «I criteri per la vendita nel bando del 2015 - continua Coia - erano criteri da multinazionali, troppo restrittivi e inaccessibili per i normali operatori, andavamo bene soltanto quelli per la vendita alimentare, dovremo garantire certamente la qualità». Ma non è detto che si debbano tenere in considerazione solo prodotti natalizi. «La porchetta? - chiede Coia - Non è tradizione? Devo escludere un operatore che da cento anni partecipa alla festa perché non vende prodotti natalizi? Quindi si devono vendere soltanto panettoni?».