Roma, piazza Navona, aut aut del Comune: «Niente festa se non si paga la sicurezza»

Roma, piazza Navona, aut aut del Comune: «Niente festa se non si paga la sicurezza»
di Alessia Marani e Camilla Mozzetti
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Martedì 12 Dicembre 2017, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 00:50

Il rischio è alto e dunque su piazza Navona e sulla Festa della Befana i dispositivi di controllo dovranno funzionare come orologi svizzeri, soprattutto alla luce dell'attentato di ieri a New York. Gli ambulanti dovranno prima presentare al Comune il contratto per attuare il piano di sicurezza e poi potranno ritirare le concessioni. Il canovaccio si ribalta a poche ore dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato ieri mattina in Prefettura. Non saranno ammessi errori. Ieri mattina le autorità hanno parlato al Campidoglio presenti il sindaco Raggi e il delegato alla sicurezza Marco Cardilli perché gli ambulanti (cui spetta l'attuazione e la copertura economica del dispositivo) recepissero il messaggio. Tant'è che se fino a domenica sera il Comune aveva concesso agli operatori di ritirare prima le concessioni per montare le bancarelle e poi di presentare lo schema per l'attuazione del piano di sicurezza, ieri pomeriggio dal dipartimento Attività produttive è arrivato via pec il contrordine: prima di ritirare i titoli (dalle 15 di oggi alle 17 di domani) gli operatori dovranno presentare la copia del contratto stipulato con la società incaricata di attuare le misure di Safety approvate dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Misure stringenti perché la rassegna di piazza Navona è considerata a rischio molto elevato. Ciò significa che gli ambulanti dovranno garantire dal 15 dicembre (quando forse dovrebbe partire la rassegna) la presenza di 38 addetti alla sicurezza con tre coordinatori, 3 ambulanze, il controllo di accesso alla piazza, che non potrà ospitare più di 10.250 persone. Per far questo Zètema, interpellata dal Comune, aveva tirato giù un costo di 450 mila euro più Iva. La cifra teneva in considerazione i 36 giorni previsti inizialmente per la rassegna, dal 2 dicembre al 6 gennaio. Gli ambulanti non hanno mai accettato di onorare quest'importo e ne è nato un valzer di incontri con il Campidoglio per ottenere uno sconto sul costo finale. Il Comune, alla fine, ha lasciato agli operatori la possibilità di trovare un'altra società. Il contratto con la prescelta sarà presentato oggi e non dovrebbe superare i 170 mila euro.

SOTTOSUOLO E ARTIFICIERI
Intanto la Questura ha messo mano alla «rimodulazione» della Security in vista delle Feste. Osservate speciali saranno le strade dello shopping (via del Corso, ma anche Colosseo e Fori Imperiali) e i centri commerciali, dove sono previsti picchi di 100 mila presenze. Qui oltre alla vigilanza privata è garantito un controllo in borghese in collegamento diretto con le forze dell'ordine. Rafforzati i piani anti-rapina per banche, poste e portavalori. Una «meticolosa prevenzione» è richiesta per i mercatini natalizi, con bonifiche nel sottosuolo e l'impiego dei cani antiesplosivo. Massima allerta per obiettivi sensibili come musei, luoghi di culto e sedi diplomatiche (Usa e Israele in primis), politiche e dell'informazione e per l'attività dei movimenti antagonisti, anarchici e antimilitaristi (sabato sfilerà il corteo Diritti senza confine). Giovedì, intanto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico l' incontro per l'efficientamento della videosorveglianza integrata.
 

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