Roma, paura al Tufello: è guerra fra le bande di spacciatori

Roma, paura al Tufello: è guerra fra le bande di spacciatori
di Marco De Risi
2 Minuti di Lettura
Martedì 25 Ottobre 2016, 20:37
Le sirene, le sgommate, la gente in strada che ha paura: in via Tonale la polizia giudiziaria dà la caccia ad un uomo ma lui non si arrende neanche quando si vede accerchiato. Sale su un’auto e investe due agenti: riesce a fuggire speronando una volante e altre macchine parcheggiate. Il bandito ha le ore contate. Due notti dopo scatta la trappola degli inquirenti: viene preso. Accade al Tufello, il fazzoletto di territorio fra Montesacro e Vigne Nuove, dove negli ultimi tempi è diventata sempre più violenta la guerra per il controllo del territorio da parte delle bande dedite allo spaccio: vedette sui tetti, arsenali di armi, e gambizzazioni. La contesa feroce delle piazze di spaccio così come accade a San Basilio e a Tor Bella Monaca. Un piccolo esercito di giovani criminali pronti a tutto: anche a sparare. L’arrestato deve rispondere di tentato omicidio per il duplice investimento e spaccio di eroina. Non è un bandito qualsiasi. Ha 52 anni e qualche anno fa era finito nella maxi operazione dei carabinieri denominata ”Calma Piatta” che portò a 34 arresti per traffico internazionale di droga. Pochi giorni fa, un uomo di 30 anni si ferma a confabulare con dei pregiudicati nei cortili. La polizia lo segue. Arriva ad un box in via Val Melaina. In un cassaforte trova un chilo di cocaina allo stato puro. Il giovane, verrà accertato, è al soldo della banda per la quale detiene la droga in quanto incensurato e, quindi, meno soggetto a controlli.
«Qui abbiamo paura - dice una residente dei lotti di via Monte
Massico - sembra che comandino loro. Sono giovani, presiedono
il territorio con lo spaccio». Parere condiviso dai residenti che si sentono ostaggio di una malavita minoritaria ma feroce. Nel giro di due anni il Tufello si è ripreso la triste fama che s’era guadagnato negli anni ’70 e ’80 quando era diventato il crocevia della criminalità romana. Il circolo ricreativo di via Capraia è ancora aperto, frequentato dai residenti, ma fu in quei locali che si consumò nell’82 l’omicidio di Claudio Vannicola ucciso a colpi di fucile da killer della Magliana travestiti con maschere da carnevale. A Pasqua di quest’anno ha fatto scalpore il tentato omicidio di un ragazzo che era seduto su un muretto del Tufello e fu colpito per caso da un sicario che voleva uccidere un rivale. Gli agenti del commissariato Fidene arrestarono il responsabile un pregiudicato che era fuggito in Spagna. Gli furono messe le manette quando era tornato a Roma per festeggiare il compleanno del figlio piccolo. Un altro ferimento c’è stato tempo fa a parco Kennedy di pomeriggio vicino le giostre dei bambini. Un ex pugile fu colpito di striscio alla testa e ad una gamba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA