Pantheon, suk assediato da risciò, venditori abusivi e spazzatura

Pantheon, suk assediato da risciò, venditori abusivi e spazzatura
di Laura Larkan
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Venerdì 4 Agosto 2017, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 16:49

Il risciò clandestino spicca parcheggiato ad appena pochi passi dalle colonne colossali del Pantheon. In un angolo d'ombra del sagrato, nel cuore del flusso turistico. Il guidatore aspetta tranquillamente l'abbocco dei turisti nel luciferino pomeriggio di ieri.

«Servizio sperimentale» campeggia sul trabiccolo a tre ruote di esotica memoria. Offrirebbe (dai 20 ai 50 euro a corsa senza ricevuta) tour ecologici da Fontana di Trevi a Trinità dei Monti. Non è l'unico. Se ne avvista un altro, senza slogan nè foto cartoline. Si apposta all'angoletto con via dei Pastini in attesa di passeggeri. Trattative in corso senza fattura, nè listino prezzi, tanto meno cinture di sicurezza.

Faranno folklore? Più che altro, danno la misura di un business senza regole al cospetto del monumento più visitato di Roma, visto che il tempio voluto da Augusto, e restaurato da Adriano alla metà del II secolo d.C., supera oggi persino il Colosseo (oltre 7 milioni di visitatori nel 2016), forte anche del suo ingresso libero. Già, il biglietto. Sembra che l'attenzione, con strascico di polemiche politiche, del Campidoglio sia tutto concentrato sull'imminente debutto del biglietto a pagamento voluto dal Ministero dei beni culturali d'accordo col Vicariato (perché chiesa consacrata a Santa Maria ad Martyres), quando tutto intorno al monumento icona della Capitale regna la debacle del decoro. Se n'è accorto persino Carlo Verdone che aveva scelto piazza della Rotonda per girare alcune scene del suo nuovo film e s'è ritrovato assediato dal suk. Il parcheggio dei risciò ai margini della legalità, in fondo, è solo una delle suggestioni.

BIVACCO E RIFIUTI
Il viaggio intorno al Pantheon è ormai una chicane tra bizzarrie di degrado, amare sorprese e sciatteria da turismo selvaggio. Chiaro che il bivacco non può che concentrarsi a bordo vasca della fontana di piazza della Rotonda. I turisti, manco a dirlo, mangiano gelati e panini spiaggiati sulle scalinate senza curarsi dei rifiuti (e pur volendo buttare la spazzatura, i cestini trasparenti più vicini sono stra pieni). A fare pendant con la scalinate dei pic nic, ecco brillare i muretti che girano intorno al Pantheon: chi dorme sdraiato, chi si toglie le scarpe, beve birra (le bottiglie di vetro languono ancora lì) fuma sigarette e butta le cicche nell'area archeologica. Cumuli di rifiuti diventano il fil rouge della passeggiata. Gli ambulanti abusivi presidiano i punti chiave. La mercanzia è in bella mostra su banchetti e teli a terra lungo via della Minerva. Poi si spostano su via dei Pastini. L'assedio degli Ncc fa impressione. Basta spostarsi a piazza della Minerva: qui i macchinoni dai vetri scuri appaiono parcheggiati uno dietro l'altro lungo tutto il perimetro della piazza. In molti tengono pure i motori accesi per alimentare l'aria condizionata. Risultato? Frastuono. Per vedere l'Elefantino del Bernini bisogna scavalcare i veicoli. E sì che si leggono i cartelli di divieto di sosta. Ma il rione regala fior di stravaganze. A piazza della Maddalena si scorge un sacchetto di plastica verde a terra sotto al sole cocente. Puzza. Cos'è? «E che non lo sa? - racconta una signora anziana - E' la cacca dei cani. I padroni la raccolgono per far vedere che sono bravi davanti ai passanti, poi, appena soli buttano il sacchetto per terra. In centro ce ne sono a bizzeffe». Una clochard passeggia col sedere scoperto, un artista di strada se la suona a tutto volume, un cartello stradale appare conficcato in un tombino. Se questo è il Pantheon. Almeno il business del tavolino selvaggio in centro resta sorvegliato speciale. Dopo l'intervento del 13 luglio, con multe e rimozioni, Polizia locale e Carabinieri di San Lorenzo in Lucina sono tornati in azione, denunciando un laboratorio di gelateria e una seconda attività multata per la seconda volta.
 

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