Turismo, imprese, università: il rilancio di Ostia in 3 mosse

Turismo, imprese, università: il rilancio di Ostia in 3 mosse
di Fabio Rossi
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Martedì 19 Dicembre 2017, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 00:00
Turismo da sviluppare, con un occhio all'Europa settentrionale, sostegno alle imprese, formazione di qualità per garantire una crescita che sia anche sociale e culturale. Il rilancio di Ostia e del litorale romano passa dalla sicurezza, ma anche (e soprattutto) dall'economia. La parola d'ordine è integrare il territorio, e il tessuto produttivo, con il resto della Capitale, creando un vero asse tra Roma e il X Municipio che, da solo, sarebbe il 14esimo comune italiano per popolazione, superando capoluoghi di regione come Perugia, Trieste o Cagliari. In attesa di risposte dalla politica, il mondo delle imprese e delle università vuole compiere il primo passo, con una serie di idee che sono già pronte per essere messe in pratica.

LA FORMAZIONE
A Ostia potrebbero arrivare il Politecnico del mare e una Scuola alberghiera di alta specializzazione: insomma, un programma di formazione mirato su quelle che sono le principali risorse del territorio. Sul litorale, secondo un'idea promossa dalla Regione e da Unindustria, arriverebbe un polo universitario di Roma Tre, con l'obiettivo di creare un centro di specializzazione su tutto ciò che riguarda il rapporto con il mare, dall'Economia alle facoltà scientifiche: Ingegneria, Fisica, Geologia, Matematica. Un sistema universitario che si occuperebbe di tutto il panorama della conoscenza in questo settore: dalla progettazione dei porti al controllo dell'erosione delle coste.

GLI ATENEI
Da un altro ateneo romano, Tor Vergata, arriverebbe invece il progetto Ostia città cardio-protetta, con due linee fondamentali di intervento: la diffusione capillare sul territorio di un adeguato numero di defibrillatori, nei punti più sensibili, e la realizzazione di percorsi formativi ad hoc nelle scuole del X Municipio, con il coinvolgimento di docenti e studenti di Tor Vergata. E un ruolo importante se lo ritaglierà anche La Sapienza - che sul territorio ha già un corso di laurea in Infermieristica, al quale sono iscritti 91 studenti - intenzionata a potenziare la sua presenza sul litorale.

IL TURISMO
Ma la formazione sarà particolarmente attenta anche al vitale settore del turismo: qui il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, propone la realizzazione di un istituto alberghiero di alta specializzazione nella struttura dell'ex Enalc Hotel, sul lungomare di Castelfusano. Lo stabile, chiuso ormai da oltre quarant'anni, sarebbe così ristrutturato per ospitare una scuola che, secondo un'idea già accarezzata dalla Regione, formi futuri esperti di organizzazione e di gestione delle imprese turistico-alberghiere, con particolare riferimento alle competenze dell'accoglienza e dell'alta ristorazione.

LA RICETTIVITÀ
Sempre su questo fronte gli industriali pensano alla realizzazione di un porto turistico, destinato a ospitare le barche da diporto, che non vada in concorrenza con quella in via di costruzione a Fiumicino, orientata invece sulle navi di maggiore stazza. Da Confcommercio, invece, arriva un impulso per l'incremento dell'afflusso di visitatori sul litorale romano, puntando soprattutto su un target ben definito: i turisti dell'Europa centrale e settentrionale. Un'espansione che parte dalla partecipazione mirata alle fiere del settore, da accordi specifici con i grandi tour operator e le imprese che lavorano in questo campo e dalla sinergia con gli aeroporti della Capitale.
 
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