Il provvedimento è stato adottato su richiesta della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma dopo aver accertato la macroscopica sproporzione tra il patrimonio accumulato, direttamente e indirettamente, da Fasciani e dal proprio nucleo familiare negli ultimi 30 anni, rispetto al reddito dichiarato al fisco. L'attività investigativa svolta dai carabinieri di via in Selci sul conto di Fasciani consente di sostenere, con assoluta certezza, che lo stesso, all'inizio degli anni '70 ha intrapreso la propria carriera criminale, che si è protratta fino ai giorni nostri senza soluzione di continuità. Fasciani è stato condannato nel 1983, per violazione della legge sugli stupefacenti; nel 1995 per i delitti di estorsione e usura e nel 2007 per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, sulla quale si basa l'attuale provvedimento di sequestro.
Fasciani è già stato colpito da diversi sequestri dei beni tra cui lo stabilimento balneare «Village» simbolo dell'egemonia dei Fasciani sul litorale di Ostia.
L'attuale sequestro e contestuale confisca riguarda, oltre ai beni già in precedenza sottoposti a sequestro, anche alcuni beni intestati ad appartenenti alla famiglia di origine quale la madre Domenica Fantozzi e complessivamente colpisce 9 rapporti finanziari accesi presso vari istituti di credito, 14 immobili con relative pertinenze ubicati a Roma e Capistrello (AQ), 9 società o quote sociali intestate a prestanome, per un valore totale stimato di circa 10 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA