Ostia, la preghiera del venerdì al Pontile: dopo il sequestro della moschea attesi oggi 300 musulmani

Musulmani in preghiera nella moschea di Ostia (Foto di Mino Ippoliti)
di Mirko Polisano
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 01:03

Trecento musulmani al Pontile di Ostia per pregare. La preghiera del venerdì, giorno sacro per l’Islam, si terrà all’aperto in uno dei luoghi simbolo del litorale romano. Dopo il sequestro della moschea all’interno dell’ex Colonia Vittorio Emanuele, avvenuto lunedì scorso, il centro di cultura islamico si è dato appuntamento per domani mattina (venerdì 9 dicembre) in piazzale dei Ravennati. Saranno in centinaia a inginocchiarsi verso La Mecca, come prevede il rito, e a compiere la preghiera canonica del mezzogiorno. Un’informativa è stata trasmessa anche alla Questura di Roma che, al momento, non avrebbe rilevato problemi di sicurezza e di ordine pubblico.
 



«Siamo stati autorizzati – dicono dall’Istituto di cultura islamica di Ostia - abbiamo il nullaosta e possiamo esercitare il nostro diritto alla preghiera». Dopo il Colosseo e le manifestazioni nei quartieri di Esquilino e Centocelle, i fedeli sono stati chiamati a raccolta per lanciare il loro appello. Una sorta di protesta di piazza dopo che, su disposizione del X municipio che aveva emesso un’ordinanza di sgombero, è stato chiuso il centro che era stato allestito nei sotterranei dell’ex colonia sul lungomare Paolo Toscanelli.

«Non siamo abusivi né morosi – ha detto Youssef Al Moghazi, direttore del centro di culto - abbiamo una regolare concessione di quegli spazi rilasciata dagli uffici del comune». E ora proprio quel fascicolo sarà seguito dai pm della Procura di Roma che dovranno analizzare le carte che hanno portato al sequestro. E tra i documenti c’è anche la relazione firmata il primo giugno di dieci anni fa dai tecnici del III Dipartimento del Campidoglio che hanno ritenuto i locali affidati alla comunità islamica «non necessari per fini istituzionali».

Con la moschea sotto sequestro, il richiamo del muezzin arriverà dunque dall’«area pedonale di piazzale dei Ravennati», come si legge dalla nota trasmessa gli uffici di San Vitale. Comune di Roma e X municipio, invece, sembrano essere all’oscuro di tutto. «Non ne siamo a conoscenza – ammettono da via Claudio - ci metteremo in contatto nelle prossime ore con il commissariato di Ostia per capire la portata dell’evento».

Secondo gli organizzatori saranno 300 le presenze previste, come indicato dalla comunicazione protocollata in questura, anche se l’affluenza potrebbe essere maggiore. Per esprimere solidarietà alla comunità di Ostia potrebbero arrivare musulmani di altri quartieri della capitale. «Chiudere le moschee non ferma le preghiere», continuano a ripetere i fedeli di Allah.

Del caso sembra essersi interessata anche la Curia, che ha lanciato una gara di solidarietà tra le parrocchie per accogliere i «fratelli» musulmani. «Se non troveremo un altro spazio, pregheremo per strada come abbiamo già fatto altre volte - hanno concluso i promotori dell’iniziativa - la scorsa estate ci siamo ritrovati all’aperto nella pineta delle Acque Rosse».

Ma questa volta la scelta così emblematica del Pontile dà alla preghiera del venerdì il sapore del dissenso e della contestazione.
 

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