Roma, murales schermato in chiesa: il pittore querela il parroco

Roma, murales schermato in chiesa: il pittore querela il parroco
di Mirko Polisano
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Martedì 9 Febbraio 2016, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 12:56


«L'arte è cultura e non si tocca». Recitava così uno dei cartelli della protesta silenziosa degli artisti di Ostia che si è svolta ieri pomeriggio davanti alla chiesa Regina Pacis. Un «no» deciso alla scelta del parroco di coprire con i pannelli di cartongesso l'affresco posizionato sull'intera parete della navata laterale. Un gesto che ha sollevato non poche polemiche anche tra i fedeli che si sono divisi tra pro e contro. La questione, però, adesso è diventata anche oggetto di indagine. Il sacerdote è stato querelato dall'autore del murales e ora del caso se ne sta occupando il comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.

LA TELA
Il dipinto di 90 metri quadrati e realizzato nel 1978, infatti, non solo aveva ottenuto il via libera dalla Pontificia commissione centrale per l'arte sacra in Italia ma sarebbe anche sotto la tutela della sovrintendenza dei beni culturali che a suo tempo diede il nulla osta. Se la copertura voluta dal sacerdote dovesse aver provocato qualche danneggiamento dell'opera, si potrebbe profilare anche un'ipotesi di reato. «Sono stato io a decidere - si è limitato a commentare Don Lodovico Barbangelo, parroco di Regina Pacis- lì sarà sistemato il pallio di San Vincenzo Pallotti e la copertura sarà temporanea, ma non durerà meno di un anno». Tra i tanti punti della cattedrale di Ostia, il sacerdote ha scelto proprio la cappella dove c'era l'affresco di Rosati che al prete non è mai piaciuto, tanto che soltanto due anni fa avviò anche una raccolta firme per chiederne la rimozione. «Anche nel periodo natalizio - disse all'epoca il padre- quando sono stato a benedire le case, molti fedeli mi hanno detto che quei disegni li spaventano». La comunità di artisti di Ostia, invece, si è stretta tutta intorno a Mario Rosati e il flash-mob si è concluso proprio davanti all'opera censurata. Ma don Lodovico non ha voluto incontrare i manifestanti. D'altronde è l'anno della Misericordia.