Roma, botte al braccio destro del boss: a Ostia è guerra per lo spaccio

Roma, botte al braccio destro del boss: a Ostia è guerra per lo spaccio
di Mirko Polisano
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Lunedì 22 Gennaio 2018, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 08:56
Una brutale aggressione davanti una bisca a Ostia Ponente. È giallo su quanto accaduto martedì notte in viale Vasco De Gama, di fronte a una sala giochi. Alcuni sconosciuti vestiti di scuro e con il viso coperto hanno preso a sprangate A.R., classe 1966. Un colpo dietro l'altro all'addome e in testa, prima di lasciarlo sanguinante sul marciapiede e scappare.

IL PROFILO
La vittima dell'agguato non è uno qualsiasi. È stato per anni amico intimo e braccio destro del boss Giovanni Galleoni, il Baficchio, freddato in via Forni nel novembre del 2011 insieme a Francesco Antonini detto Sorcanera. Il 52enne ferito in strada non ha voluto sporgere denuncia. A soccorrerlo, però sono stati i carabinieri di zona che ipotizzano un regolamento di conti maturato negli ambienti dello spaccio di droga sul litorale. I militari però hanno le mani legate perché la prognosi rispetto alle percosse riportate dall'uomo non consentono di procedere d'ufficio ma solo su querela della persona offesa. La quale in questo caso preferisce tacere. Gli investigatori sono convinti che A.R. conoscesse esecutori e mandanti della spedizione punitiva ma continua a trincerarsi dietro un muro di omertà che gli appare come l'unica difesa sicura. Ma c'è un passato pesante nel curriculum del 52enne. Precedenti legati alla vendita e al possesso di partite di droga e quell'amicizia forte con Galleoni. Circostanza, quest'ultima, che apre un altro scenario, quello che la guerra tra clan sul mare di Roma non si è mai fermata.

LA FAIDA
Gli Spada e i Baficchio sono da sempre eterni nemici e da anni è in corso una faida per dominare il territorio. Dal duplice omicidio del 2011, l'obiettivo degli Spada è quello di sconfiggere per sempre il gruppo rivale, erede di Giovanni Galleoni. Una parte di questa storia, che ora potrebbe vedere un nuovo capitolo, è stata raccontata da Tamara Ianni, testimone di giustizia insieme al marito, Michael Cardoni, legato ai Baficchio. Questo è ciò che emerge dalle carte dell'inchiesta giudiziaria: «Almeno fino al 2011 - dice la Ianni - Galleoni Giovanni, zio di mio marito e alleato di Paolo Frau della Banda della Magliana, rivestiva un ruolo di vertice nell'ambito della malavita di Ostia. In data 22 novembre 2011, insieme al suo amico Antonini Francesco, Sorcanera fu ucciso. I mandanti sono stati gli Spada. Quando è morto Giovanni Galleoni, gli Spada hanno fatto in modo che in piazza Gasparri venissero fatti esplodere fuochi pirotecnici per festeggiare la cosiddetta pax mafiosa, una situazione che tutti gli abitanti del quartiere hanno riconosciuto essere più tranquilla». L'aggressione dell'alta sera a Ostia, dunque, potrebbe avere un significato ben preciso: colpire l'amico fraterno di Baficchio a sprangate è un chiaro segnale.

LO SCACCHIERE
Dopo la testata di Roberto Spada al giornalista Rai, il quadro è cambiato. Con il reggente del clan - secondo i pm - rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, lo scacchiere della mala sta muovendo nuove pedine. Ma i controlli dei carabinieri del Gruppo di Ostia continuano a essere serrati. L'operazione alto impatto voluta dal Ministro dell'Interno Minniti a Ostia Nuova continua a dare i suoi frutti. La percezione di sicurezza è aumentata e i clan, nonostante le violenze, sono sempre più in difficoltà. Il quartiere di piazza Gasparri, feudo degli Spada e dei Fasciani, è ancora blindato. L'altra mattina in un palazzo di Ostia Nuova è stato trovato anche un revolver. Era pronto a sparare.
 
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