Ostia, dalle licenze per i vip agli abusi: «L'onnipotente decideva su tutto»

Ostia, dalle licenze per i vip agli abusi: «L'onnipotente decideva su tutto»
di Mauro Evangelisti
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Sabato 16 Dicembre 2017, 08:12
Al X Municipio chiamavano Franco Nocera, dirigente dell'ufficio tecnico edilizia privata, l'onnipotente. Sulla sua scrivania arrivavano le richieste più disparate dei vip che gravitano tra Casal Palocco, Infernetto e Ostiense. E i due imprenditori arrestati con lui, Stefano Polverini e Valerio Biancardi e con i quali di fatto c'era un sodalizio, sono conosciuti perché fornivano ville ai calciatori della Roma con servizi di protezione. Tutto legittimo, ma un amico in Municipio aiuta sempre. Nocera si trovò anche a gestire la vicenda dello spogliatoio da sanare in casa dei genitori di Totti, a Casal Palocco. Trattare pratiche così importanti può fare girare la testa. Per questo Nocera non era semplicemente chiamato onnipotente, si riteneva onnipotente.

SCONTRO
Quando in una riunione della Commissione Recupero patrimonio i consiglieri municipali gli chiesero conto di una autorizzazione rilasciata per un terreno ad Acilia, malgrado il voto contrario dell'assemblea, lui se ne andò infastidito e quasi scandalizzato perché qualcuno gli stava chiedendo chiarimenti. «Non vi va bene? Fatemi sostituire dal vostro presidente», disse sprezzante a un esponente del Pd, riferendosi a Tassone che stava per dimettersi prima di essere arrestato. Da trent'anni dirigente del Municipio, Franco Nocera, guidava l'Ufficio tecnico dell'edilizia privata come un piccolo regno. Qualcuno, il giorno dello scontro, sentì l'allora presidente della commissione recupero patrimonio Cristina Alunni chiedere: «Ma hai visto come mi ha trattato Nocera?». «No - rispose l'interlocutore - ho visto come tu hai trattato Nocera. Forse non ti rendi conto». 62 anni, tatuaggi e serate a suonare con una rock band (e in questo, sia chiaro, non c'è nulla di male), Nocera dopo 30 anni a decidere su licenze e autorizzazioni, a fare il bello e cattivo tempo in un territorio dove il bello e cattivo tempo non arrivava mai per caso, aveva visto passare i politici uno dopo l'altro, senza mai cadere. E non cambiò abitudini neppure quando il Municipio fu sciolto per mafia e arrivò il commissario Domenico Vulpiani, ex poliziotto.

Ecco, con l'attenzione di tutta Italia sul malaffare dilagante a Ostia, con un commissario prefettizio inviato per riportare ordine nel governo locale causa infiltrazioni della malavita organizzata, il buon senso consiglierebbe anche al più spregiudicato di evitare qualsiasi azzardo. Secondo l'inchiesta della procura e il video registrato, Nocera invece non vacilla, per lui vale il detto business as usual. Andò anche allo scontro con Cinzia Esposito, direttore del Municipio arrivata con Vulpiani per fare pulizia: la denunciò, pur di non essere messo in discussione. Se saranno confermate in tribunale le accuse del pubblico ministero, Nocera arrivò a chiedere e incassare mazzette mentre il X Municipio veniva passato al setaccio. Senso di onnipotenza, appunto. Quello che lo portava a insistere, con la squadra del commissario, perché potesse essere ricevuto dal commissario Vulpiani. Nocera, che aveva provato ad avvicinare anche i futuri padroni del X (il Movimento 5 Stelle, ma senza esito positivo), non sa che su di lui sta già indagando la squadra mobile.
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