Ostia, vigili "morosi", il Comune non paga e la Caserma rimane senza gas.

Ostia, vigili «morosi». Il Comune non paga e la Caserma «degli scandali» rimane senza gas (Foto di Mino Ippoliti)
di Mirko Polisano
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Sabato 19 Novembre 2016, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 12:43
Centotrenta mila euro di debito e affitti non pagati dal 2015. I vigili di Ostia sono «morosi» e rischiano la sfratto. Colpa del comune di Roma che non versa alla proprietà il canone mensile di diecimila euro. Una situazione degenerata nelle ultime settimane quando anche l’utenza del gas è stata staccata nella caserma di via Capo delle Armi. Agenti, dunque, al freddo e costretti a dotare di stufette gli uffici per portare avanti il lavoro delle emergenze di tutti i giorni.

«Quello del riscaldamento – denuncia Raffaele Paciocca, rsu della Cisl della polizia locale- è solo l’ultimo problema che si è registrato in ordine di tempo. Sono anni che combattiamo con una serie di carenze». Il presidio che fu inaugurato nel 2005 in pompa magna dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni che la definì «la caserma più bella d’Italia» oggi è una struttura fantasma. Docce impraticabili, infiltrazioni nei controsoffitti, ascensori rotti e cornicioni cadenti.

Frequenti anche i black out. Nel giorno dell’emergenza maltempo con il tornado a Ladispoli e il litorale messo in ginocchio dalla pioggia, la centrale operativa rimase per 24 ore senza corrente. Anche la Asl ha accertato lo stato igienico-sanitario «non a norma». Un blitz degli ispettori dello Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, ha messo nero su bianco le irregolarità. Il verbale è stato consegnato ai vertici del corpo. Un’informativa è stata inviata anche al comandante Diego Porta. Nella missiva si denuncia «la grave situazione non consona all’attività lavorativa». Sono quasi 300 gli agenti che a causa dei termosifoni spenti combattono contro il freddo di questi giorni.

«Da soli – ha continuato Paciocca- abbiamo anche contrastato il business sospetto della politica». Brutto affare quello della trattativa che l’ex presidente del municipio Andrea Tassone, coinvolto poi nel processo di Mafia Capitale, stava portando avanti con il patron del porto Mauro Balini, travolto anche lui da diverse inchieste giudiziarie. Dietro uno sbandierato risparmio per l’amministrazione comunale si celava una vera e propria speculazione. Doveva essere un immobile di proprietà di una delle società legate a Balini a ospitare, infatti, la nuova caserma e nonostante la superficie a disposizione fosse inferiore a quella richiesta. In cambio sarebbero arrivati «indispensabili lavori di ampliamento» e un tornaconto di 272.500 euro annui più Iva.

A due anni distanza, i vigili urbani del X gruppo Mare tornano a battersi per una nuova sede degna di ospitarli.  
 
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