«La mia esperienza insegna che bisogna denunciare quando ci si fa male per una buca sull'asfalto». Maria ha 66 anni la sua battaglia ne è durata sei ma alla fine ha vinto: il Campidoglio ha dovuto risarcirla per 18mila euro. E' la storia di una brutta caduta della quale è stata vittima la donna di Ostia il 19 maggio del 2007.
La signora stava scendendo il marciapiedi di via Vincenzo Vannutelli, all'incrocio con via Cardinal Ginnasi, nella cittadina costiera, quando è crollata dentro una grossa crepa fratturandosi due metatarsi del piede sinistro. Larga come una bacinella, alta come uno scalino, la voragine è rimasta per tre anni anche dopo l'incidente. Per Maria si è trattato di una brutta lesione, ingessata e curata con la riabilitazione per un periodo di sessanta giorni.
La persona ferita, carattere combattivo e inarrendevole, ha chiesto il risarcimento del danno al Comune di Roma ed ha affidato la pratica all'avvocato Renato Di Tomasi. «Non è stato facile ma alla fine abbiamo vinto - spiega l'avvocato - In particolare, è stato riconosciuto che, benchè l'episodio sia accaduto in pieno giorno e quindi con una visuale ottimale del passaggio pedonale accidentato, la mia assistita era impegnata ad affrontare l'attraversamento semaforico e non avrebbe potuto fare caso alla voragine».
La sentenza è stata emessa nel 2013, dopo sei anni dall'accaduto. La somma che l'amministrazione ha dovuto sborsare è stata di 18 mila euro quando con poche decine di euro sarebbe stato possibile riparare la buca ed evitare il pericolo per i pedoni.