Ostia, blitz antidroga: arrestate due pusher 20enni. Fermato un componente del clan Fasciani

Ostia, blitz antidroga: arrestate due pusher 20enni. Fermato un componente del clan Fasciani
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Sabato 16 Dicembre 2017, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 11:11

Continua, senza soluzione di continuità, il massiccio impegno dei Carabinieri del Gruppo di Ostia nell'attività di
controllo del territorio con numerosi servizi preventivi e repressivi dei reati in genere, sul litorale lidense.

GLI ARRESTI Nella sola giornata di ieri sono stati controllati oltre 83 veicoli, identificate 194 persone ed effettuate molteplici perquisizioni personali e domiciliari, verificando anche il rispetto delle prescrizioni imposte ai soggetti che beneficiano degli arresti domiciliari. I risultati non si sono fatti attendere, infatti ad Ostia sono state arrestate 2 donne ventenni romane, di cui una già nota alle forze dell'ordine, per spaccio di sostanze stupefacenti, 2 pregiudicati agli arresti domiciliari di cui uno per evasione e l'altro per detenzione ai fini dello spaccio di droga.

LE DONNE In particolare, le donne, già monitorate nell'ambito di una più ampia attività d'indagine che ha utilizzato sofisticate apparecchiature investigative, sono state segnalate come in arrivo con un'auto in via dell'Appagliatore ad Ostia, per la consegna di una partita di droga. L'attesa non è stata breve, ma ripagata dall'individuazione dell'auto e delle donne che sono state prontamente bloccate e arrestate dai Carabinieri, con un discreto quantitativo di cocaina ben occultata nel mezzo di trasporto.

VIA DELL'APPAGLIATORE A questo punto, il fiuto degli investigatori ha consigliato di effettuare un controllo a tutte le persone che beneficiano degli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni ubicate nella predetta via dell'Appagliatore. Mentre i militari si apprestavano a eseguire tale operazione hanno riconosciuto e arrestato un primo detenuto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio che, sprezzante delle prescrizioni impostegli si trovava tranquillamente in strada.

CLAN FASCIANI Continuando tale tipo di servizio, i Carabinieri hanno trovato un altro detenuto agli arresti domiciliari per reati contro la persona e il patrimonio e legato al ben noto clan Fasciani che, senza alcuna preventiva autorizzazione, girovagava all'esterno dell'abitazione; la persona è stata bloccata e ricondotta agli arresti domiciliari, come nuovamente disposto dal giudice.

LE DOSI NASCOSTE Successivamente, i carabinieri sono entrati nell'abitazione di un altro arrestato ai domiciliari il quale, evidentemente non gradendo l'inaspettata visita, si è subito scagliato contro i militari operanti, procurandogli anche delle lesioni. Immobilizzato immediatamente l'individuo, i carabinieri hanno perquisito accuratamente la sua abitazione riuscendo a rinvenire numerosi dosi di eroina e di mannite, abilmente nascosta e pronta per essere venduta, nonché sostanza da taglio, del materiale per il confezionamento con annesso bilancino e la somma di quasi mille euro, presunto provento dell'illecita attività di spaccio.

LA SPACCIATRICE L'uomo è stato quindi nuovamente arrestato e, oltre a rispondere di violenza a P.U., sarà accusato anche di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel frattempo, la compagna era stata fermata e arrestata sotto casa poiché sorpresa da un'altra pattuglia appostata in servizio di osservazione mentre cedeva una dose di eroina.

IL CANE DYABLO Determinante nell'operazione l'olfatto del cane antidroga «Dyablo», che si è dimostrato un vero «diavolo» contro i malfattori, riuscendo a recuperare la droga in apposite tasche occultate all'interno del cofano motore dell'auto e in una nicchia ricavata nel ripostiglio dell'abitazione del detenuto agli arresti domiciliari.

PUSHER INCENSURATI Sempre ad Ostia, nel corso di mirati servizi nella zona di Ostia Ponente sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari due giovani incensurati in possesso di vario quantitativo di cocaina e hashish.

OCCUPAZIONE ABUSIVA Infine, sono state denunciate 3 persone, già note alle forze dell'ordine, in quanto avevano occupato senza alcun titolo l'immobile ove dimoravano, sottraendo anche l'energia elettrica con un allaccio abusivo al contatore condominiale.

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