Ostia Antica, la gatta scopre i ladri e sventa maxifurto, il cane invece continua a dormire

Ostia Antica, la gatta scopre i ladri e sventa maxifurto, il cane invece continua a dormire
di Giulio Mancini
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Domenica 31 Gennaio 2016, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 18:18
Svegliati dal gatto che aveva notato movimenti strani in giardino, hanno evitato di subire un furto da decine di migliaia di euro.
Protagonista della vicenda è la gatta Nanà, una siamese ospite, insieme ad altri quattro felini e un cane, di una famiglia che vive in un complesso di via Agostino Chigi a Ostia Antica. La casa è anche la base della ”Organizzazione europea volontari di protezione e prevenzione civile”, un'associazione iscritta nell'elenco regionale.
LA DINAMICA
Tutto è successo intorno alle quattro di sabato mattina. «Mi sono svegliata mentre il gatto mi batteva con la zampetta sul viso - racconta Paola - Il cane Lola ronfava tranquillamente sul divano e ho pensato che la micia volesse giocare. Invece no, insisteva a tal punto che mi sono alzata e l'ho seguita. Si è piazzata sul davanzale della finestra, mi sono scorta e dal vetro ho visto una scena che mai avrei immaginato».
Una banda di tre persone stava spingendo a mano il camion in uso al gruppo di protezione civile. «Il cancello era spalancato - prosegue Paola - e il furgone era a metà già sulla strada: erano in tre, vestiti di nero e lo stavano spingendo a mano per non far rumore. Un peso da 35 quintali spinto da tre uomini. Sono uscita fuori come una pazza e ho gridato la prima cosa che m'è venuta in mente "Corri Jò, prendi il fucile!"».
Alle urla della donna gli sconosciuti sono scappati, hanno saltato l'alta recinzione della ferrovia Roma-Lido e sono svaniti nel buio della notte.
IL MATERIALE
A quel punto è scattata una verifica di quello che era successo. «Tutte le porte di ferro blindate del distaccamento erano state forzate e aperte - prosegue il racconto al donna - Tutta l'attrezzatura era sparita: motoseghe, motofalciatrici, decespugliatori, frullini, gruppi elettrogeni, pompe a immersione, piedi di porco, zappe, martelli pneumatici. Decine di migliaia di euro di valore svaniti. Ed erano già entrati nella veranda di casa, a un passo dalle porte delle camere da letto».
I carabinieri, avvertiti per telefono, sono arrivati in pochissimi minuti. E insieme con i padroni di casa hanno avviato le indagini facendo una bella scoperta. «I ladri erano riusciti a trovare le chiavi di tutti i mezzi - segnala Paola - e avevano caricato tutta l'attrezzatura nella Panda dopo aver reclinato i sedili. Altra roba era sul furgone. A conti fatti hanno portato via solo tre decespugliatori e qualche attrezzo per mille euro di valore. Ma se non ci fosse stata la gatta, Nanà, a svegliarmi, non so proprio come sarebbe finita».
 
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