Ospedale Israelitico a pieno regime: già 24mila prestazioni ambulatoriali

Ospedale Israelitico a pieno regime: già 24mila prestazioni ambulatoriali
di Raffaella Troili
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Lunedì 2 Maggio 2016, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:47
Oltre 24mila prestazioni ambulatoriali a un mese dal riaccreditamento, quasi 23mila appuntamenti prenotati per i prossimi mesi (il 68% da parte di pazienti donne, il 34% prime visite). L’ospedale Israelitico è tornato a vivere, il modello di salvataggio è riuscito in tempi record. Dopo gli arresti che avevano coinvolto i vertici della struttura (la Comunità ebraica smembrò immediatamente il vecchio cda e nominò il commissario straordinario Alfonso Celotto), a fine dicembre ha riaperto privatamente la struttura dell’Isola Tiberina, un mese dopo le altre due, a via Fulda e via Veronese.

La svolta con la nomina del commissario prefettizio Narciso Mostarda (amministratore per la gestione straordinaria e temporanea della struttura con l'obiettivo di ripristinare l'attività pubblica e tutelare i lavoratori attraverso un sistema basato sulla legalità).
Da qui, con il riaccreditamento, è potuta ripartire anche la parte convenzionata (da cui proviene il 70 per cento del fatturato). L’Israelitico è salvo, un reparto alla volta, è ripartito e sta lavorando, grazie a una serie di operazioni congiunte tra Comunità ebraica, Regione, Ministero, Prefettura. Lo dicono i dati, a cominciare dalla parte ambulatoriale, passando per le visite programmate per i prossimi mesi. Le centosei degenze di marzo, il totale dei dimessi - 311 - ad aprile. Dal punto di vista sanitario inizia a essere vivo, la fase della sopravvivenza è alle spalle. L'8 marzo in occasione della festa della donna e il 13 marzo sono state offerte 441 visite ambulatoriali gratuite. Operatori andranno nelle scuole per effettuare test di celiachia, nei centri anziani per fare informazione e prevenzione.
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