Omicidio Varani, negli sms di Prato la trappola per Luca

Omicidio Varani, negli sms di Prato la trappola per Luca
di Cristiana Mangani e Adelaide Pierucci
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Novembre 2016, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 07:49


Interi pomeriggi passati a pippare e a bere vodka. E poi i tentativi di coinvolgere ogni amico o conoscente nei festini ad alto rischio. C'è tutta la vita di Marco Prato e di Manuel Foffo negli sms e nelle chat di whatsapp che i carabinieri del Ris hanno analizzato e consegnato al pubblico ministero Francesco Scavo. Ci sono le abitudini, le truffe, la droga, il sesso, e ci sono le ultime ore di Luca Varani, prima che Prato riesca a convincerlo ad andare nell'abitazione dove poi verrà torturato e ucciso. Il pierre romano e la vittima si conoscevano da tempo. Si scambiavano messaggi, e tanta cocaina. Ed è proprio quella la chiave del massacro. Varani finisce nella rete, perché è forse il più debole tra quanti, in quella giornata infernale, sono entrati nella casa di via Igino Giordani. Ha bisogno di soldi e Prato promette di darglieli. «Prendi un autobus, un taxi - gli scrive Marco al cellulare - e chiama quando stai per arrivare». Nella rubrica del telefono del pierre, la vittima è registrata come mogliettina mascottino, con due emoticon a forma di cuore. «Portami quelle cose e stai tranquillo, ti paghiamo - insiste per convincerlo ad andare - ma non dire nulla a Giacomo altrimenti non posso pagarti oggi. Se mantieni il segreto te li do oggi stesso». Varani domanda ancora: «Ma quando me li dai, quando arrivo?». E Prato: «Ti sembro uno che ti vuole fregare?». «Ok - accetta - Nel giro di poche ore arrivo». Non immagina nemmeno che l'amico di bisboccia gli farà bere qualcosa che contiene l'Alcover, un farmaco che riuscirà a stordirlo e a rendergli impossibile qualsiasi difesa. Alle 8,20 del 4 marzo Luca arriverà al Collatino, verrà ucciso con 107 colpi e una lunga agonia.
Ma dove è Manuel Foffo mentre Prato concretizza l'accordo? E' lì anche lui, agitato, in ansia. Così come Prato che, a un altro dei giovani convocati nell'abitazione dell'orrore, chiede: «Portami l'En, ansiolitici, tranquillanti, porta tutto. Poi quello che non usiamo te lo riporti indietro».

I VIDEO PEDOPORNOGRAFICI
I carabinieri troveranno sui cellulari di Prato anche due video pedopornografici che il giovane scambierà via chat con qualcuno che vuole convincere ad avere rapporti sessuali con lui. E poi, ci sono i tanti siti consultati, tutti più o meno dello stesso tenore: Stupro di giovane ubriaca. Stupro di asiatica.
Nelle 150 pagine di relazione sono contenuti anche gli scambi di messaggi tra Prato e Foffo. Il loro rapporto di amicizia, alimentato forse - come hanno rivelato le indagini - da un video compromettente di cui Manuel è protagonista con Marco, e che invece vorrebbe tanto non aver girato. E' di gennaio lo scambio di sms nel quale Prato insiste per incontrarlo. «Vedo che sei un botto intenzionato all'amicizia!» E lui sembra frenare: «No, sono sotto stress, perché devo fare le analisi. Niente alcol e droga, non posso per almeno due tre mesi, mi devo rimettere in forma». Prato: «Una volta ogni tanto fa bene al cervello e al metabolismo. Giovedì prossimo se puoi non prendere impegni. Come vuoi che mi concio?», rilancia. «Normale - prova a resistere Manuel - in sola amicizia ok?». Le cose andranno diversamente. E i due si ritroveranno imbottiti di droga e alcol a massacrare Luca Varani. Autori di un omicidio che ha pochi precedenti per la crudeltà e l'orrore.